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Egitto – ritrovato il più antico e completo scheletro affetto da cancro

Creato il 11 aprile 2014 da Justnewsitpietro

Egitto – ritrovato il più antico e completo scheletro affetto da cancro
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Una nuova scoperta è stata fatta nel campo archeologico. Un team di ricercatori inglesi ha rimesso in discussione la malattia del cancro, considerata fino ad oggi una malattia moderna (associata a fumo, inquinamento, obesità e longevità, quasi tutte assenti per i popoli antichi).

E’ stato scoperto in pratica che il cancro potrebbe essersi diffuso già migliaia di anni fa, grazie al ritrovamento in Egitto di uno scheletro umano di un giovane morto nei pressi della Valle del Nilo circa 3.200 anni fa, il quale presenta il più antico caso di cancro metastatico.

In tal modo si spera di riuscire a comprendere le origini e l’evoluzione di questa tremenda malattia.

Nel corso del 2103 è stata la dr.ssa di ricerca dell’Università di Durham, Michaela Binder, a ritrovare lo scheletro durante gli scavi archeologici compiuti ad Amara West (nord Sudan). Era stato inumato in una bara in legno e apparteneva ad un uomo tra i 25 e i 35 anni, assieme al quale vi era una dozzina di altri scheletri rinvenuti durante la spedizione archeologica condotta dal dr. Neal Spencer del Dipartimento dell’Antico Egitto e del Sudan al British Museum (Londra).

Grazie agli esami radiografici e alle analisi con la microscopia elettronica a scansione (SEM), i ricercatori dell’Università di Durham e del British Museum sono riusciti ad avere immagini chiare di lesioni ossee. L’articolo, pubblicato ufficialmente sulla rivista scientifica PLOS ONE, descrive come le lesioni osservate suggeriscono la presenza di antiche forme di cancro diffusosi su tutto il corpo (tra cui bacino, spina dorsale, costole e sterno).

La dr.ssa Binder ha affermato che “l’analisi mostra che la forma delle piccole lesioni sulle ossa può essere stata causata solo da un tumore dei tessuti molli, sebbene l’origine esatta sia impossibile da determinare attraverso le sole ossa”.

Altre tracce presenti hanno messo in evidenza anche importanti carie e sinusite cronica. In generale le analisi dei ritrovamenti mostrano una popolazione molto povera, vissuta durante una un cambio di clima e di ambiente. Il team britannico ha aggiunto che il 25% dei 180 scheletri presentano indizi di malattie polmonari croniche, mentre tutti avevano contratto gravi malattie dentali.

Già un team americano aveva ritrovato in Croazia tracce di un tumore alle ossa su una costola di Neanderthal di 120000 anni fa. La nuova scoperta però è che non si tratta di resti incompleti, ma di un intero scheletro che potrebbe portare a maggiori e più valide informazioni per quanto riguarda la diffusione del cancro e la sua conseguente evoluzione in epoca moderna.

Un esempio per tutte, dal DNA si potrebbero studiare le eventuali mutazioni genetiche che hanno predisposto il giovane al tumore. Infine si è riusciti ad identificare anche gli agenti cancerogeni ambientali (fumo e fuochi) e altre possibili cause della malattia.

da PLOS ONE
da PLOS ONE
da PLOS ONE
da PLOS ONE
da PLOS ONE
da PLOS ONE
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