Egitto, Tunisia, Algeria, Mediterraneo, Europa e crisi economica internazionale.

Creato il 12 gennaio 2011 da Bitmag

Roma, 11/01/2011


Il 2011 ha portato con se anche un inatteso messaggio di paura e di ulteriore preoccupazione da integrare nel contesto di una nefasta crisi economica e finanziaria internazionale che appare ancora galoppante nonostante gli incauti ottimismi di taluni.
Il tempestoso avvio del nuovo anno nel Mediterraneo porta ovviamente con sé il marchio d’origine della destabilizzazione d’origine integralista.
Contando erroneamente su una possibile impreparazione di questi tre paesi a sopportare l’attacco esterno che è stato portato alle loro strutture istituzionali, le forze eversive hanno forse sottovalutato la capacità di reazione di questi paesi mediterranei. Tra l’altro queste nazioni negli ultimi anni hanno, pur nelle difficoltà generali, acquisito risultati molto apprezzabili sia sul piano dello sviluppo economico e sociale, sia su quello dello sviluppo e della crescita del processo democratico.
Questi tre paesi potranno nell’occasione contare oltretutto anche sulla forte solidarietà dell’amica Europa con la quale esistono ormai profondi legami di solidarietà e cooperazione. Il comune nemico, attaccandoli intende colpire infatti anche e soprattutto l’Europa, meno esposta ma pronta a reagire a difesa degli interessi comuni con gli alleati e partner del Mediterraneo.
È il messaggio forte e chiaro che sta partendo da Bruxelles, messaggio straordinariamente unitario sintonizzato anche con le grandi istituzioni politiche, economiche e finanziarie internazionali.
Al nemico comune risponde un fronte comune.

Antonio Loche
Segretario Generale
ISIAMED
 



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