Ego, l’Edipo e il pasticcio Casinò

Creato il 01 luglio 2014 da Patuasia

Riceviamo dal giornalista  Roberto Mancini e volentieri pubblichiamo.

Ma che faranno La Torre & Perron, dioscuri usciti vincitori dal noioso tira-molla gabellato per crisi regionale?
Entrambi hanno còlto l’occasione per ammazzare il rispettivo Edipo politico, rivendicando l’autonomia e la responsabilità che si addice alla maggiore età, per loro giunta dopo un trentennio abbondante.
Insomma entrambi hanno affermato di essere cresciuti e di voler camminare con le proprie  gambe, ormai forti ed adulte. Sul piano politico, La Tour rischia meno: incamera  un incarico di rappresentanza spuria (garantire la presenza valdostana all’Expo), che gli conferisce poteri di spesa (un mezzo assessore?), ma a rischio portafoglio. Voglio dire che i fondi a sua disposizione (per fare che? Speriamo l’opposizione lo chieda…) rischiano di essere pochi e stentati. Perron invece, avendo fortemente rivendicato la delega al Casinò di St Vincent, si è bruciato i ponti alle spalle caricandosi di una rogna monumentale.

Possibile che la volontà di dimostrare finalmente il proprio valore gli abbia fatto dimenticare la proverbiale prudenza, quella che gli ha garantito una trentennale carriera nella nomenklatura della Balena Rossonera, senza lode e senza infamia,  senza scossoni e con tanto caviale e champagne?
Possibile che Ego si sia infilato per mero orgoglio di sé in una trappola mortale? Ora infatti entrambi gli schieramenti, quelli opposti in cui ha accortamente tenuto infilate le scarpe, lo attenderanno al varco con il fucile spianato, pronti ad azzannarlo al minimo errore Come uscirà Ego dal pasticcio Casinò? Cosa proporrà riguardo al personale, ridondante peggio che alla regione Sicilia, ma formato in maggioranza da assunti della sua Balena Rossonera? Avrà il coraggio di chi si proclama verbalmente “liberale e liberista”, ma poi non parla mai di licenziamenti?

Si pronuncerà sul piano lavori del Billia, la cui qualità non sembra eccelsa malgrado le ingenti cifre investite?
Terrà in panchina il valdostano Paolo Giovannini, uno dei maggiori esperti europei di gioco d’azzardo, o deciderà di servirsi  in qualche modo delle sue prestazioni, puntando in maniera anomala per la Vda sulla competenza e sul merito? In genere i politicanti si circondano di fedeli imbecilli, ma forse in questo caso la paura per la propria sorte potrà consigliare valutazioni diverse.
Sposerà in toto la strategia  di Frigerio o inizierà lentamente a svuotarla dall’interno, magari consigliando una fiducia meno miracolistica negli investitori cinesi?
Da oggi iniziano gli esami di maturità per Ego e temo che la commissione esaminatrice sarà spietata nei suoi confronti. (roberto mancini)


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