In tutto questo tu mi baci, mi abbracci, ridi con me di profonda felicità con gli occhi che ti brillano e fai di tutto per vedermi in qualsiasi momento (e io mi godo quest'isola felice, tanto so che non è una vera isola, ma la schiena d'una balena) però tutto d'un tratto - il giorno dopo aver espresso i tuoi sentimenti e quanto sia bello e intenso ciò che stiamo vivendo - mi dici che
"non sai bene"
"sei confuso"
"un istante prima si pensa una cosa e un istante dopo non la si pensa più"
e infine che "io m'ero fatta aspettative che da parte tua non c'erano (?)".
Aspettative? Io? Argh!!! Ora m'hai fatto proprio infuriare, mistificatore del... da due soldi senza alcuna vergogna della propria ipocrisia, che falsifica la realtà e si fa scudo di stereotipi di genere di bassissimo livello che alla sottoscritta non sono neanche mai passati per la mente!
[ooops, chiedo venia, devo aver messo almeno quattro parole
di cui ignori il significato, nella frase suddetta].
Ok, di nuovo: Darwin aveva ragione e siamo stati noi a interpretarlo male: non sopravvivono i più intelligenti, i più brillanti, i più profondi, ma solo quelli più adeguati al contesto ambientale del momento, ovvero - nella società attuale - i pusillanimi, i mediocri, i vigliacchi, gli opportunisti e i mistificatori.
---------sssdddeeennnggghhh!!!---------
E fu così ch'ella lo colpì con un grosso randello, e crocettò la casella "coraggioso" nella letterina successiva a Babbo Natale, in cui gli avrebbe chiesto nuovamente in regalo l'uomo dei suoi sogni con cui appassionatamente estinguersi.





