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EICMA 2013…il report

Da Motociclistidatavola
Allora, solita premessa da Eicma. Non ho il tempo e la possibilità di passare ogni singolo stand, prendere i volantini di tutti, sentire cosa dicono, i commenti della gente, magari qualche cartella stampa.
Faccio un giro, qualche ora, vedo quello che mi interessa e mi incuriosisce e poi raccolgo le impressioni di chi era in auto con me. Punto.
Veniamo noi, edizione bella ma non bellissima, mi pare sia mancata la grande regina. Non ho trovato l'erede della Panigale, della Multistrada, della GS, per citare alcune delle ex regine della fiera. Non c'è la moto che fa dire "ah cazzo". Forse la crisi, forse le novità erano altre e non le ho viste.
Dunque, ho visto però emergere alcuni segmenti in maniera preponderante. Quando BMW e KTM tirano fuori due bombardoni inutili come la SuperDuke 1290 e la S1000R vuol dire che i bombardoni esistono, la Tuono è avvisata. Oh, inutili perché non hanno uno scopo d'uso, com'è giusto sia per una moto. Io una SuperDuke in garage me la metterei…eccome.
Il secondo segmento che presenta qualche elemento molto interessante è quello delle moto da "sport-turismo". BMW aveva già presentato la F800GT mentre Honda riporta la VFR800 e MV cala l'asso Turismo Veloce. Allora, la prima per me è molto, molto interessante; la seconda è molto, molto interessante; la terza è un gioiellino. La MV non mi ha fatto innamorare come speravo: bella per il 90% ma frontalmente non mi ha convinto. Però è bella.
Poi ci sono alcune considerazioni varie ed eventuali: il segmento delle finto-enduro-però-non-voglio-copiare-il-GS-quindi-faccio-un-mille-e-non-un-milledue si impoverisce ulteriormente con l'ingresso della Suzuki 1000 che di prepotenza diventa la più brutta del trio Versys, Caponord.
Anzi no, diciamo che adesso spicca il Versys, che mi piace e che ho provato con godimento, mentre Suzuki e Aprilia sono sotto. Molto. Suzuki continua ad essere interessante su altro, anche con la versione 650, ad esempio. Questa 1000 andrà da Dio, non dubito, ma non si guarda.
Il segmento delle endurone 1200 si è un po' asciugato (Alleluja), arrivano nuovi avvincenti colori, Ducati azzarda addirittura il rosso per la Multistrada Granturismo, mentre ad Honda han perso la testa per il camuflage, Crosstourer mimetica e via. BMW presenta tronfia il suo GS ADV. Ecco, diciamo che risparmio i soldi per la moto nuova. Poi BMW è brava a confermare la teoria secondo cui il gusto si impone, quindi fra 6 mesi mi presenterò col mio assegnino per il nuovo GS ADV e rinnegherò questo post. Però boh, salvo i colori, molto belli. Però no, grazie. Ecco proprio BMW ha uno stand con picchi altissimi e bassissimi (gli "issimi" sono ovviamente esagerazioni narrative). Della BMW "Tuono" ho già detto, mah, meglio la KTM (geniale l'allestimento turismo utile per convincere fidanzate e mogli dell'utilità dell'acquisto), almeno con personalità. Però BMW presenta la R-NINE-T che è notevole, molto notevole. E la F6800GT in bianco che mi piace. La nuova Rt ha diviso le opinioni in auto al ritorno.
Ma torniamo alle endurone. In questo anno in cui tutti si aspettava sua maestà il GS ADV quella che ne esce bene, a mio avviso, è la SuperTenere. Ormai è la più "vecchia" del lotto e l'occhio si è abituato e adesso piace. Piace. Oh, la Multi Granturismo Rossa fa un bel po', sono andato a rivedere le foto.
E veniamo a Ducati. Monster 1200. Non dico altro. Forse la metto nel lotto dei bombardoni inutili.
Poi c'è la Panigale anoressica e la Panigalina. Tutto sesso. A saper fare ad andare in moto, cazzarola.
Honda forse è la più attiva, tante cose nuove e anche coraggiose (CTX1300 è una figatissima. Ma tanto. Forse invecchio).
Per il resto che dire, qualcuno deve aver scoperto che le moto elettriche hanno un futuro, adesso si impegnano a farle belle.
Bimota ha tutto il mio affetto e la mia stima, il prodotto italiano dev'essere così, eccellenza. Punto. Non possiamo più essere la nazione della FIAT o delle cucine, dobbiamo essere il paese delle eccellenze.
Husquarna non sarà mai più, lunga vita a Bimota. E anche ad MV. Un grosso inboccalaupo a queste due case.
Poi ad Eicma c'era anche molto altro. E' stato un saluto a Mondocorse con due fantastici incontri, un saluto in Continental, uno in Alpina. Tanta gente e tanta voglia di sorridere. Ecco, ho trovato un Eicma più leggero, meno serioso, meno ingessato. Ho visto tanti stand in cui si rideva.
Ah, prima che mi dimentico, c'è anche il tempio HD che da sempre mi vede arrivare quasi a fine giro, stanco e cotto come un cece ma capace di risvegliarmi di botto. Prima o poi arrivo ragazzi, è nel mio destino.
Poi ho visto due cose fighissime.
Vi segnalo Reevu. E' una casa di caschi che realizza un casco con uno specchietto retrovisore integrato. Ero un po' scettico. L'ho provato. Bravi ragazzi, la sicurezza passa anche dalla ricerca, dalla sperimentazione. Il casco di base è un ottimo prodotto, l'inserimento dello specchietto lo rende un oggetto molto, molto interessante. Spero di poterlo trovare in Italia molto presto. Se vi capita provatelo. Ci vuole un po' ad abituarsi ma non toglie nulla, aggiunge.
Poi sono andato a vedere le nuove trovate di quei geni rubati al design ed al marketing di Montecatena: il leone non dovevate farlo, stronzi infami. Bello, come sempre originale, ottima fattura e adesso anche colori molto, molto visibili. Insomma, questi rientrano nella cricca di prima, quando si parlava di eccellenze.
Cos'altro aggiungere. E' stata un'edizione, a mio modestissimo avviso, senza il picco sopra tutti gli altri, forse mediamente buona ma senza la moto da erezione.
EICMA 2013…il report
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