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Einstein il comunista

Creato il 12 agosto 2010 da Stukhtra

La teoria della relatività è una stronzata: lo sostiene l’autorevole Conservapedia

di Marco Cagnotti

C’è qualcosa che dovrebbe restare fuori dal dibattito politico e dal pregiudizio ideologico o religioso: la scienza. Non le sue applicazioni tecnologiche, alle quali com’è ovvio devono poter essere posti dei limiti. Ma le verità scientifiche, sempre provvisoriamente non false e quindi rivedibili, emendabili, correggibili, sostituibili. Che quindi dovrebbero essere giudicate solo sulla base delle evidenze sperimentali e non delle ideologie o delle fedi religiose. Invece no: qualcuno pretende sempre di dire che cosa è o non è accettabile perché compatibile o meno con qualche premessa a priori, di solito estratta da un corpus di dogmi o da una Sacra Scrittura. Il caso più noto è la teoria dell’evoluzione, respinta dai fanatici religiosi (cristiani ma non solo: anche il mondo musulmano non scherza) e, a suo tempo, anche dai marxisti ortodossi seguaci di Lysenko. E vabbe’: si sa, l’evoluzione riguarda la vita, noi siamo vivi, quindi l’evoluzione ci tocca direttamente, intimamente, e sentirti dire che tu, figlio di Dio e supremo prodotto della Sua creazione, sei parente alla lontana di un gibbone o di una spugna può anche non farti piacere, perciò ti vien voglia di dire “Son tutte balle, io credo nella Bibbia”. Ma che c’entra la teoria della relatività?

C’entra eccome, sostiene Conservapedia, “The Trustworthy Enciclopedia” il cui logo è la bandiera a stelle e strisce (e già questo dovrebbe dire qualcosa). Possiamo immaginarcela come frutto di spremute di meningi di cristiani fondamentalisti della Bible Belt. Perciò non stupisce trovarci articoli come Counterexamples to Evolution e perfino Counterexamples to an Old Earth: questa è gente che schifa perfino l’Intelligent Design, pure quello probabile frutto di un complotto comunista. Piuttosto sconcertante è invece l’attacco alla fisica teorica, con il delizioso articolo Counterexamples to Relativity. Gli argomenti elencati sono ben 28 e spaziano da quelli più scientifici, come l’anomalia dei Pioneer o il paradosso dei gemelli (di cui l’autore dell’articolo dimostra di non aver capito una beneamata cippa), fino a quelli senza dubbio più cogenti come l’incompatibilità della teoria della relatività con le Sacre Scritture. Per esempio, nel Nuovo Testamento Giovanni (4, 46-54) scrive:

Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. Gesù gli disse: “Se non vedete segni e prodigi, voi non credete”. Ma il funzionario del re insistette: “Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. Gesù gli rispose: “Va’, tuo figlio vive”. Quell’uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: “Tuo figlio vive!”. S’informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: “Ieri, un’ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato”. Il padre riconobbe che proprio in quell’ora Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive”, e credette in lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea.

Dal che si evince, palesemente, che Gesù produce un’azione istantanea a distanza, violando così il limite della velocità della luce. Quindi la relatività sbaglia. Ooohhh… Siccome poi ai fondamentalisti cristiani piace tanto tanto l’Antico Testamento, non poteva mancare una citazione presa anche lì, con una simpatica interpretazione della Genesi (1, 6-8):

Dio disse: “Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Ciò dimostra che esiste l’etere luminifero (ma dai?). E Michelson e Morley a Conservapedia gli fanno le pippe. Chiaro?

In fondo, la colpa è tutta dei liberal americani, gentaglia senza Dio: “Nessuno che insegni o creda nella teoria della relatività legge la Bibbia (…)”. Prendi il caso, per dire, di Laurence Tribe, noto liberal, già professore di diritto costituzionale alla Harvard Law School e autore nel 1989 di un articolo pubblicato nella “Harvard Law Review” con il titolo The Curvature of Constitutional Space: What lawyers can learn form modern physics. Tribe è colpevole di aver usato in ambito legale metafore e modelli tratti dalla fisica, suggerendo ai legulei di pensarci su. E soprattutto ringraziando nell’articolo il direttore (all’epoca) della rivista: Barack Obama. Avete capito bene, cari confratelli: quel negro comunista che oggi sta distruggendo i valori cristiani degli Stati Uniti. Vorrei che si apprezzasse bene il silllogismo di Conservapedia: Barack Obama è un comunista senza Dio, Laurence Tribe ringrazia Obama in un articolo in cui parla di leggi e di fisica teorica, ergo la fisica teorica è una stronzata. Stupefacente. Stupendo. Stupido.

Che dire? Quando credi di aver trovato un coglione che più coglione non si può, ne salta fuori qualche altro che riesce a stupirti. D’altronde il mondo è bello proprio perché è (a)variato.


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