Magazine Immobiliare

EIRE L'immobiliare cerca alleanze con banche e politica per ripartire

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Il settore immobiliare e quello delle costruzioni cercano un'alleanza con il mondo bancario e con la politica per far ripartire un'industria decimata da cinque anni di crisi ma cruciale per la crescita dell'intero paese.nella foto unico politico presente all' incontro Maurizio LupiEIRE L'immobiliare cerca alleanze con banche e politica per ripartire
E' questo il messaggio lanciato oggi al convegno inaugurale di Eire, la fiera annuale del real estate, da Assoimmobiliare e Ance davanti a rappresentanti del parlamento e dell'associazione delle banche italiane.
Non a caso, in una manifestazione che ogni anno diventa più piccola rispetto ai fasti del 2006, è stata annunciata in questa occasione la firma di una lettera di intenti tra Assoimmobiliare e Abi per migliorare il dialogo spesso difficile tra imprese del real estate e istituti di credito.
APPELLO DI ASSOIMMOBILIARE E ANCE SU ACCESSO AL CREDITO
"Abbiamo bisogno di nuovi modelli di dialogo con le banche, che per noi non sono mai state simpaticissime nè particolarmente buone e ora sono anche strette dalle difficoltà della congiuntura internazionale e delle regole dell'Eba", ha detto Aldo Mazzocco, AD di Beni Stabili, in qualità di presidente di Assoimmobiliare. In particolare, ha detto, bisogna far sì che gli istituti riescano a riconoscere i buoni progetti e le buone imprese da finanziare.
Un invito raccolto dal direttore generale dell'Abi che ha difeso la categoria, oggetto spesso di attacchi e "giudizi sbagliati" e che ha auspicato "un percorso comune che le banche vogliono portare avanti con convinzione".
Il tema del credito è stato sollevato anche dal presidente dei costruttori edili (Ance) Paolo Buzzetti, che ha ricordato come da inizio crisi siano stati persi nel settore 380.000 posti di lavoro, si siano dimezzati gli investimenti pubblici e siano calati di oltre il 40% quelli privati. "Il credito è la nostra benzina", ha detto. "Non è un'accusa, ma in attesa dell'Europa dobbiamo trovare un meccanismo per dare ossigeno al settore, anche perché altrimenti non riusciranno a partire neppure i piani di rilancio proposti dal governo", ha proseguito citando l'ipotesi di un fondo di garanzia per gli investimenti delle banche.L'unico politico intervenuto, Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, ha detto che l'unica strada realistica potrebbe essere un "patto che vincoli i partiti, che oggi sostengono il governo Monti e che domani saranno concorrenti, su una legge di principi per il governo del territorio da approvare all'indomani delle elezioni". Perché, ha sottolineato, tra dieci mesi si andrà al voto e chiunque vinca dovrebbe essere già pronto a varare un testo che recepisca le proposte delle associazioni di categoria, tutte imperniate su principi "condivisibili e necessari come la semplificazione, la salvaguardia del territorio, la trasparenza e la sussidiarietà".fonte returs.it 5 maggio 2012


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :