Ebbene sì. Anche Eisenhower decise di tenere nascosto all’umanità questo terribile segreto: gli alieni sono tra noi!
Ma non soltanto sapeva che erano giunti sulla Terra… non soltanto decise di non divulgare la notizia all’opinione pubblica… bensì incontrò addirittura una “delegazione aliena”, e non per una ma per ben tre volte!
Questo è quanto sostengono i vari mattoidi ossessionati dagli extraterrestri e dai fantomatici “Grigi” (che sarebbero una particolare razza di alieni che si mimetizzerebbe sulla Terra assumendo sembianze umane) nei tanti blog e forum a tema che imperversano sul Web e rilanciano le ennesime stronz… ehm “rivelazioni” divulgate di volta in volta dal pseudo esperto di turno.
Uno di questi è Timothy Good, esponente di un nutrito gruppo di fervidi scrittori di vere e proprie “opere” di taroccamento alieno.
Potete leggere un piccolo antipasto della sua storia sul sito invasionealiena (link di backup):
“Gli alieni esistono e da moltissimo tempo sono in contatto con alcuni dei più influenti leader del pianeta. Stando a quanto dichiarato da Timothy Good, ex consigliere del Pentagono, il 34mo presidente degli Stati Uniti d’America, Dwight D. Eisenhower, incontrò per ben tre volte una delegazione di extraterrestri appartenenti alla specie dei Grigi.
[...]
Questi incontri, ventilati da tantissimi anni ma mai confermati da esponenti del governo, avrebbero avuto luogo nel febbraio del 1954, all’interno della Holloman Air Force Base, nel New Mexico.”
Notate che il personaggio viene descritto come “ex consigliere del Pentagono”? E’ la classica tecnica complottista quella di ammantare i suoi guru di titoli altisonanti legati alle istituzioni per aumentarne la credibilità (salvo poi criticare e additare le medesime istituzioni come serve di un fantomatico gruppo di potere alla guida del mondo).
A onor del vero, però, il sito sembra mantenere un atteggiamento piuttosto critico sulla notizia:
“Una storia ancora poco credibile – Certo, confermare l’incontro con gli alieni e l’allora presidente degli Stati Uniti, è allo stato attuale impossibile. C’è da domandarsi inoltre il perché, l’ex consigliere del Pentagono, abbia deciso di rivelare i dettagli di quegli incontri soltanto oggi. L’imminente uscita di un libro?
Il compenso per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva era troppo ghiotto per non lasciarsi andare a fantasiose rivelazioni di sicuro interesse? Non ci resta che aspettare, ormai il 21 dicembre 2012 che non è poi così lontano.”
Non possiamo che condividere: questo Timothy Good è solamente l’ennesimo furbacchione che pretende di spacciare libri e interviste raccontando favolette alle quali solo un imbecille può dar credito: infatti racconta di aver incontrato entità aliene sotto mentite spoglie umane e di aver comunicato con loro per via telepatica. Ma dato che di imbecilli ce ne sono davvero molti, siamo certi che sia riuscito e riuscirà ancora nell’intento, e dopo essersi guadagnato un posto in prima fila anche sulla Wiki italiana che ha dedicato una voce a lui e una al suo libro Base Terra, non ci meraviglieremmo di ritrovarcelo ospite (sempre che non lo sia già stato) anche a Matrix, Mistero, Rebus e Voyager.
Ma Good non è l’unico a vendere la storiella degli incontri ravvicinati di Eisenhower con gli extraterrestri.
Per esempio, c’è Cristoforo Barbato del Centro Accademico Studi Ufologici (!) che ha scritto un intero dossier sul tema:
“Le testimonianze ed i possibili retroscena legati all’incontro ufficiale con intelligenze extraterrestri del Presidente Dwight Eisenhower avvenuto nel febbraio del 1954. Un evento epocale che a distanza di più di 50 anni è ancora oggi coperto dal massimo segreto..”
La verità è che la notizia era una bufala 50 anni fa ed è rimasta una bufala oggi, ecco perché non è stata ufficializzata.
Come si fa, poi, a parlare di “massimo segreto” quando la storiella è pubblicata su centinaia di siti Web, ne hanno scritto libri ed è finita perfino su Wikipedia?
Di quale segreto va cianciando Barbato? Boh!
Un altro esempio lampante di come ci si possa bere questo tipo di storielle e tutti i suoi sviluppi ci arriva dal blog Diario Di Un Volatile Etnologo (link di backup).
Ora, a nostro avviso già il fatto che uno decida di chiamare così un blog, meriterebbe un accurato studio psichiatrico.
Ma vediamo cosa scrivono da quelle parti:
“Henry W. McElroy, Jr, Rappresentante dello Stato del New Hampshire in pensione, ha dichiarato l’11 di Maggio 2010 che l’ex presidente degli Stati Uniti Eisenhower fu informato con una lettera circa la presenza di esseri intelligenti extraterrestri sulla Terra. McElroy ha anche detto che nel documento che ha visto mentre era legislatore si faceva riferimento alla possibilità di Eisenhower di incontrare i visitatori alieni.”
Ma insomma, dove sarebbe avvenuto questo fantomatico e “segretissimo” incontro? Sulla base aerea di Edwards o in quella di Holloman, come sostiene Good?
O piuttosto in un bar di periferia, dopo aver trangugiato qualche bicchierino di troppo?
Per fortuna ce lo spiega “l’esperto” ufologo Richard Boylan su Edicolaweb, nell’articolo “Eisenhower disse ‘no’” (screenshot):
“[...] nell’aprile 1954 (come documentato da Gerald Light), il Presidente Eisenhower effettuò un viaggio segreto per Muroc Field (l’odierna Base Edwards dell’USAF), situato nel deserto californiano.
[...]
Mentre si trovava al campo di aviazione di Muroc, Eisenhower fu testimone dell’atterraggio di un disco extraterrestre. Diversi visitatori stellari ne uscirono, per conversare con il Presidente e i generali. Gli extraterrestri chiesero che Eisenhower rendesse immediatamente pubblico il contatto tra gli alieni e la Terra. Il Presidente rispose che gli umani non erano ancora pronti, avevano bisogno di tempo per prepararsi a questa stupenda realtà.”
Ovviamente i visitatori stellari uscirono dall’astronave e parlarono tranquillamente con Eisenhower.
Si sa che l’inglese è una lingua universale, la studiano pure gli alieni già nei banchi di scuola…
E poi, sì, è anche ovvio che gli “umani” avessero bisogno di tempo per “prepararsi a questa stupenda realtà”.
Ragazzi, in cinquant’anni di corbellerie ufologiche non c’è mai stato un “esperto” che ci abbia spiegato perché mai gli umani avrebbero bisogno di essere preparati.
Tra l’altro, da decenni i dischi volanti scorrazzano nei nostri cieli a destra e a manca, rapiscono cavie umane, disegnano cerchi nel grano, entrano in contatto telepatico… che altro dobbiamo fare per far capire che siamo preparati?
Dobbiamo asfaltare il giardino di casa per fare una pista di atterraggio per gli UFO? Dobbiamo invitarli in pizzeria? Vogliono che gli mandiamo un mazzo di fiori?