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El Camino: il ritorno del blues-rock targato Black Keys

Creato il 10 dicembre 2011 da Postscriptum

El Camino: il ritorno del blues-rock targato Black Keys

Parli di Black Keys e ti ritrovi davanti ad un uditorio di gente che ti guarda come se avessi appena declamato una poesia in ostrogoto arcaico: Black Chi? Mai sentiti nominare.

Effettivamente stiamo parlando di un gruppo, o meglio, di un duo blues-rock non molto conosciuto e ancor meno apprezzato in Italia; una band atipica ed eclettica che le radio italiane non si filano neanche di striscio, manco se i due musicisti fossero i peggiori autori della paccottiglia melensa e offensiva (per le orecchie abituate alla buona musica) che i vari dj spacciano per grandi successi.
Concludo questa minipolemica, e torno al succo del discorso, escludendo dalla precedente critica Lifegate Radio, l’unica emittente italiana che trasmette buon vecchio blues e che è capace di accoglierti alle 07:10 del mattino con Eric Clapton e la sua splendida Layla. Mica cotica, come dicono qui a Roma!

Tornando ai Black Keys devo dire in tutta onestà che non ci troviamo al cospetto di una semplice band che lavora entro confini ben definiti ma, di un duo di eccellenti musicisti che passa con molta perizia e buon gusto dalle tematiche più cupe e storiche del blues puramente americano alle melodie più accattivanti del classico rock senza però escludere sperimentazioni estreme, fino a sfociare nel grintoso hard rock e perfino nel folk più delicato.
Daniel Auerbach e Patrick Carney hanno deciso di avviare il progetto Black Keys nel non troppo lontano 2001 partendo da uno sgangherato garage di casa Carney e mischiando le reciproche passioni musicali per il garage rock e il blues elettrico. Da allora i Black Keys hanno inciso 6 ottimi album carichi di energia, pieni di idee e realizzati con uno grande, e soprattutto originale, stile musicale che li accomuna a mostri sacri come Led Zeppelin e, udite udite, The Jimi Hendrik Experience. No, non è blasfemia musicale.
I due di Akron (Ohio, USA) hanno consegnato alla scena musicale degli anni 00 alcuni dei brani più interessanti, dal punto di vista tecnico, e completi, dal punto di vista stilistico, che il mondo dell’alternative rock abbia mai avuto; anzi la fortuna di questo genere musicale ha scavallato i primi 10 anni degli anni 2000 proprio grazie a band come i Black Keys e i King Of Lion (ma questa è un’altra storia).

L’ultima fatica in studio dei Black Keys si intitola El Camino ed è datata 6 dicembre 2011, per cui quello che andrete testè a leggere sarà una specie di anteprima del disco che ancora in Italia si stenta a trovare.
El Camino sembra sin dai primi passaggi un album più maturo e raffinato in cui la rudezza e la grossolanità del sound sono state limate per adattare il progetto alle esigenze del mercato e del pubblico ma, contemporaneamente e intelligentemente, non è stato impoverito o edulcorato da questo adattamento.
Brani storici del duo americano come Hard Row, Set You Free e Busted sono lontani ormai, lo stile si affina e di smussa, gli accordi sono più dolci ma non per questo meno incisivi, le influenze di gruppi poco conosciuti ai più come i Cave Singers o i Sixteen Horsepower che armonizzano atmosfere oniriche, al limite dell’ipnotico, arricchiscono questo disco di ulteriori punti a suo favore.
Queste sono le tracce che compongono El Camino:
1-Lonely Boy
2-Dead and Gone
3-Gold on the Ceiling
4-Little Black Submarines
5-Money Maker
6-Run Right Back
7-Sister
8-Hell of a Season
9-Stop Stop
10-Nova Baby
11-Mind Eraser

Il disco è completo, divertente e molto ritmato tanto da conquistare anche l’ascoltatore meno disposto a sperimentare nuovi sound. Ci sono le splendide Little Black Submarines e in Hell Of A Season, provenienti dalle influenze di cui parlavo prima; Lovely Boy e Stop Stop le cui sonorità ci trasportano in un film stile Guy Ritchie con quel ritmo incalzante e piacevole enfatizzato dalla voce in finto falsetto e dagli assoli di chitarra di Daniel. Ma il vero potenziale dei Black Keys è nel ritmo che Patrick riesce ad imprimere ai suoi pezzi con la sua batteria, fatto questo che è rappresentato al meglio in Nova Baby.
Adesso, come dimostrazione di quanto ho scritto, beccatevi il video del primo brano estratto di El Camino; si intitola Lovely Boy e loro, ovviamente, sono i grandi Black Keys.


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