Mi approprio dello spazio dedicato a progemi per parlare di un film che ho appena finito di vedere e che mi è piaciuto.
El club de los suicidas (Il Club dei Suicidi) è un film spagnolo del 2007 diretto da Roberto Santiago. Tra gli attori compare Fernando Tejero, famoso in patria per il ruolo del portiere Emilio nella sit-com Aquí no hay quien viva.
Trama:
Un gruppo di persone si riunisce in sedute di terapia per chi ha tentato il suicidio organizzato dalla Previdenza Sociale. Le loro vite cambiano quando scoprono un libro dello scrittore Robert Louis Stevenson intitolato appunto The Suicide Club. Decidono così di emulare le gesta dei protagonisti dell’opera creando un proprio club segreto…
Fonte: Wikipedia (traduzione di m4p)
Tra buffi tentativi di suicidio e omicidio, la storia va avanti insieme a quella personale di ogni personaggio, senza perdere l’umorismo nero (ma non nerissimo) che caratterizza la pellicola dall’inizio (indimenticabile) all’ultima morte, in un crescendo di drammaticità adeguatamente accompagnato dalla colonna sonora. Il buonismo finale, che scalza all’ultimo il morbido cinismo che permea il film, lo fa rientrare a pieno titolo nel genere della commedia, senza tuttavia pregiudicare la godibilità della visione, ovvero senza scadere nel ridicolo né nel noioso.
Regia e recitazione sono all’altezza di una sceneggiatura (scritta dal regista con Juan Vicente Pozuelo e Curro Royo) che ha nei dialoghi uno dei punti di forza e che offre spunti per riflettere, seppur senza approfondire, su diverse cause scatenanti la voglia di “farla finita”, come ad esempio il senso di colpa, il tradimento, la malattia, il gioco d’azzardo o anche l’obesità.
Tutto sommato una visione piacevole, che consiglio a chiunque voglia passare un’ora e mezza senza pretese e spensierata, nonostante l’argomento trattato. Sebbene che io sappia non esistano versioni con audio diverso da quello spagnolo, infatti, dovrebbero essere disponibili i sottotitoli in altre lingue, perlomeno in inglese.
-m4p-