Magazine Diario personale
Un paio di settimane fa vi invitai a inviarmi alla mia mail [email protected] storie,racconti e quant'altro si potesse inserire sul blog.
Sta' iniziando ad arrivare un po' di materiale e poco per volta lo inseriro.
Questo brano me lo ha inviato un vecchio frequentatore del web cubano,uno dei non molti buoni del mazzo,ovviamente ripettero' la sua richiesta di non citazione.
Buona lettura.
------------------------------------------------------------------------------------
Ciao Milco ,spero di non disturbarti inviandoti questo mio ricordo ( realmente accaduto ) di qualche annetto fa.
Reputando il tuo blog il miglior specchio quotidiano della realtà e del costume cubano e non solo , te lo invio .Se , per caso , decidessi di pubblicarlo ti chiedo solo gentilmente di non menzionarmi quale autore.Se invece lo butterai non cesserò per questo di considerarti quale persona seria e capace ... e non solo perchè sei del Toro :-)))) Hasta luego-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
EL MARCAPASO Necessaria parentesi esplicativa ( i nomi sono variati per ovvi motivi )
Conosco Romolo da una vita .
Potrei definirlo il mio “ grillo parlante personale “ nel senso che è una delle poche persone che sa leggermi dentro e che mi incita a tirar fuori tutto senza paura delle conseguenze.
Con lui , tanti anni fa , c’è stata la mia prima volta a Cuba ed in .in pratica è stato la mia Amerigo Vespucci nella Isla Grande .
Il lavoro l’ha portato a girare il mondo : dalla Cina all’Argentina , dagli States all’Africa , pochi sono i luoghi dove non sia stato e dove non abbia marcato il territorio .
Per più di 30 anni la sua Samsonite è sempre stata pronta sulla soglia di casa.
Piccolo imprenditore di successo nel settore elettromeccanico rappresenta ( o meglio rappresentava ) il classico uomo fattosi da se ed arrivato al Nord negli anni ‘60 con la valigia di cartone e le pezze al culo .
Ora c’è la sua villetta a fianco del suo capannone ed una famiglia : moglie ( simil-Penelope ) e 4 figli maschi che per decenni lo hanno atteso al ritorno dai suoi viaggi .
Superata da poco la soglia dei 60 anni un bel giorno Romoletto ha chiamato a sé la moglie , i figli
( tutti abbondantemente maggiorenni e già inseriti nell’ azienda ) ed ha confessato loro che se ne sarebbe andato mollando tutto e tutti .
Solo , con la sua vecchia auto , il suo PC e col reddito della sola pensione d’anzianità si è trasferito a Roma , sua città d’origine , dove gli rimaneva la vecchia casa lasciatagli dai suoi genitori.
La storia ( realmente accaduta)
Romoletto mi confessa un giorno , dopo anni di latitanza dalla Isla , di averne nostalgia e mi chiede se può aggregarsi nel prossimo mio abituale e periodico viaggio a Cuba .
Detto , fatto , …si parte !.
Noi da Malpensa , Romoletto parte invece da Fiumicino e ci incontriamo a Parigi per salire sul 747 che ci porterà a La Habana.
Più volte è stato a casa nostra ( ..scusate di mia suocera ) a L’Avana , ma questa volta non si fermerà con noi : ha una lista di mujeres da conoscere per tutta la Isla grazie alla chat che frequenta da un pò .
Nelle scorribande Romolo è come i gatti del Colosseo : per giorni non sai dov’è , cosa fa , come sta , ma stai sicuro che dopo mille batallas de cama lo rivedi tornare all’improvviso spelacchiato , stanco e con il solo desiderio di starsene 2 giorni di fila a letto a dormire. Mancavano pochi giorni al ritorno in Italia e Romolo sfruttava el cuarto de Armandito( il cognato ) per ritemprarsi.
Il riposo del guerriero veniva interrotto solo saltuariamente per sfamarsi e per bisogni idraulico-corporali . Proprio durante l’espletamento di una di queste funzioni sento un colpo provenire dal bagno .
Lo chiamo , nessuno risponde , entro e lo vedo steso a terra svenuto con le braghe abbassate .
Lo scrollo ma non si ripiglia , Romolo .., Romolo…, Romolo!!
Tutta la casa entra in fibrillazione e si trasforma in un galinero con grida a più non posso.
Viene chiamata Tia Ana che è doctora e vive a lato. Per fortuna non è di turno ed arriva in un batter baleno. Lo mettiamo nel letto . La Tia gli enchufla una siringona nel botacaca tale da rianimarlo ma poco dopo sviene di nuovo. Viene chiamata l’autoambulanza che , essendo del Cira Garcia ( clinica solo per yumas ) arriva in un attimo.
L’arrivo al pronto soccorso è in stile E.R. con dos caballitos ( chips ) a lado che fanno da scorta, tanti dottori fra le balle, ma anche tante belle infermiere che sembravano uscite da un concorso di bellezza. Certo è che ,per la salute dei cardiopatici , ‘ste dolci ancelle così come le signorine che presidiano a sera l’entrata della Casa della Musica e del Diablo Tun Tun (proprio di fronte alla clinica ) non sono proprio un toccasana.
Serie di esami a raffica , prelievi , tac , risonanza , tutto nel tempo di un pomeriggio e a sera il responso : a Romolo serve un marca-paso ( un pacemaker ) nel più breve tempo possibile.
Tirano pure la cuenta : per degenza , operazione , cure ed assistenze varie , il tutto mas o menos 10.000 Cucchini . ( coño ‘e su madre!!! )
Tiene seguro ?
Romolo , hai fatto la polizza ?
No , io non c’ho mai avuto un cazzo ,.. la risposta del malconcio.
Dicono che se non ti mettono la scatoletta hai molte probabilità di tornare a casa con i piedi innanzi.
Che se la mettano dove dico io la scatoletta….. Invece ( il lupo perde il pelo ) metterei altro fra le cosce della mulatta della flebo…
Romolo , ragiona , non puoi pensare di tornare in Italia in queste condizioni. Ti prego ragiona !
Che faccio ?
La responsabilità che mi ritrovo è grande , così come è sacrosanta la decisione di Romolo a non farsi operare. Ognuno è libero di scegliere della sua vita.
Parlo coi medici spiegando la situazione e loro mi trovano l‘escamotage per by-passare il volere di Romolo. Diranno che non era in grado di intendere e volere e che l‘autorizzazione all‘operazione è stata data dai famigliari.
Mi decido quindi a chiamare i suoi figli in Italia.
Pronto ?
Ciao Paolo ,ti chiamo da Cuba dove c’è tuo padre all’ospedale che non vuole farsi curare.
A Cuba ?? Ma non era a Roma ?? No , è con me a L’Avana , da mia suocera , dove già è stato gli anni passati e dove si è sentito male, ragion per cui è ora ricoverato.
Senti , passami tuo fratello Matteo che gli spiego.
Mio padre ricoverato a Cuba e non vuole farsi operare ??
Per me può crepare …e datelo in pasto ai tiburones …. Ma ragazzi , state scherzando ????
Mandate una mail alla clinica con il benestare , ricordatevi il bonifico , altrimenti al ritorno vi denuncio tutti e quattro !!!
Aspetta……silenzio dall’altra parte della cornetta ,….tut, tut, tut ….cade la linea.
Non sono preoccupato per i soldi che , logicamente , posso io anticipare , ma per l’autorizzazione dei famigliari.
Ne parlo con la clinica che propone l’installazione di un marca-paso transitorio e provvisorio( fuori dal corpo ) che permetterà a Romolo di non tirar le cuoia fino all‘arrivo dell‘autorizzazione.
Due giorni dopo il ricovero glielo attaccano e con l’amico , al quale ormai non capitano più svenimenti improvvisi , inizio un discorso sul tema della telefonata intercorsa con la sua famiglia.
Se proprio vuol morire lo faccia sapendo la considerazione che la sua famiglia ha di lui .
Cerco , ma non ce la faccio a riferirgli le parole sentite e ripiego su di un più rassicurante :
vogliono che ti operi al più presto e che non faccia sciocchezze di alcun tipo !
Di bugie ne ho raccontate nella mia vita , ma questa non mi sembra proprio tale.
Il mattino successivo Romolo da la sua autorizzazione all’intervento e il giorno successivo gli installano il definitivo marca-paso.
Al secondo giorno di convalescenza sono raggiunto nella camera d’ospedale da una telefonata
..sono Renatino , il figlio minore di Romolo , e mi trovo da tua suocera a L’Avana , avevo l’indirizzo. Sono venuto per l’autorizzazione ed ho portato i soldi occorrenti per l’operazione.
Non mi dilungo ulteriormente perchè, logicamente , il racconto ha avuto la sua fine in quel preciso istante.
Romolo è tornato in Italia dopo una dozzina di giorni in compagnia del figlio
Sono passati gli anni , ora Romoletto vive felice , al quartiere Prati , con una pittrice spagnola che ha 25 anni in meno di lui e che , lo dice ridendo , gli mette spesso a dura prova “el marca-paso”….
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Italiani brava gente
Siamo un grande popolo.Ingegnoso, a detta di tutti. Ma anche intimamente votato al rispetto.Rispettoso delle leggi, ma con intimistica creatività.Rispettoso... Leggere il seguito
Da Stefano Borzumato
DIARIO PERSONALE, SOCIETÀ, TALENTI -
Venerdì 26 giugno il mondo che, a tratti, vorrei
Sono una donna fortunata.Amata fin dal primo vagito, da un uomo ed una donna, che mi hanno dato una casa, un'istruzione, mille vizi e mille... Leggere il seguito
Da Patalice
DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI -
Lotta alle casse
Vi è mai capitato di guardarvi intorno mentre fate la spesa e rendervi conto di esser stati catapultati improvvisamente in una giungla? A me succede sempre! Dov... Leggere il seguito
Da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI -
Vacanze romane per Sergio Da Silva
A volte viene da chiedersi quale sia il passo successivo che debba essere fatto e sopratutto se ne valga la pena. Un uomo entra nella hall del Grand Hotel in... Leggere il seguito
Da Villa Telesio
POESIE, TALENTI -
Come rilassarsi a Roma
L’estate è ormai arrivata e se le vacanze sono ancora lontane rilassarsi spesso è un vero e proprio incubo. La vita quotidiana ci mette di fronte a talmente... Leggere il seguito
Da Anna Pernice
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
le 20 cose per cui il blog “Roma fa Schifo” dice che Marino va lasciato lavorare.
Roma fa Schifo non è un blog tenero. E non credo sia nemmeno un blog “de sinistra”, anzi. E non ha nemmeno toni sempre condivisibili, anzi. Leggere il seguito
Da Cristiana
DIARIO PERSONALE, OPINIONI