Dopo la dozzina di collane curate in passato per Il Messaggero e un bel po' di articoli pubblicati con cadenza rigorosamente randomica, torno in azione sulla generalista con un progetto ben diverso e più articolato. Da oggi in poi infatti, ogni venerdì, sulle pagine di Giornalettismo si parlerà di videogiochi con rubrica apposita curata dal sottoscritto.
La prima uscita è dedicata a Medal of Honor, visto il target di riferimento e l'attualità dei temi trattati e le prossime settimane, in buona parte già pianificate release alla mano, troverete un bel po' di altre robe interessanti, articoli di opinione, interviste, biz e svariate altre cose (inchieste? Bella idea...) oltre a recensioni e contenuti più "standard".
Già che ci siamo, qualche informazione su Giornalettismo:
- nasce il 3 aprile del 2008
- riesce a "bucare" i media tradizionali grazie a una serie di scoop che ne accrescono fama e autorevolezza in pochi mesi: tra tutti quello legato alle molestie su un ragazzo down riprese in video, finite poi su tutti gli organi di informazione nazionale, così come l'anteprima della scoperta della pubblicazione della dichiarazioni dei redditi in P2P, con dati ricavati dall'agenzia delle entrate o il caso Englaro o quello della pedofilia tra religiosi
- nel primo anno di vita Giornalettismo è il 19° blog in Europa "per importanza" dietro solo al blog di Grillo, il Fatto di Travaglio, Wittgenstein di Sofri e Piovono Rane dell'Espresso per la scena italiana. Al sito collaborano dozzine di professionisti
- siti web come Repubblica, Dagospia, Espresso, Unità, Avvenire, Il Giornale etc., citano Giornalettismo tra le fonti più autorevoli a cui attingere
- il 2010 conferma il trend di crescita esponenziale con oltre 1.500.000 visitatori mensili
- la pagina di Facebook dedicata al sito, conta un fottio di iscritti: 18.000 e passa persone simpaticissime che vi consiglio di joinare al più presto (tenete conto, per dire, che Repubblica XL è ferma a 14.000 e qualcosa fan...)
Last but not least, quasi dimenticavo: incredibilmente, la rubrica, è stata messa dallo smartissimo team editoriale del sito, sotto la label "Cultura" e non sotto la consueta etichetta "Tecnologia". Mibullo? Mibullo.
Aloha!