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Elegia della vita – Aleksandr Sokurov

Creato il 24 ottobre 2011 da Maxscorda @MaxScorda

24 ottobre 2011 di 2 commenti

Elegia della Vita
"Il vecchio mondo. L’Europa. Gli europei.
Per il vostro appassionato attaccamento alla musica classica, sopravvive la civiltà. Ma per quanto tempo ancora. Per quanto tempo ancora?’"

Ognuno di noi conosce la risposta, escludendo forse sprovveduti, disinformati o nostalgici.
La domanda e’ rivolta alla vecchia Europa ma invero e’ l’Occidente a doversi chiedere quanto tempo abbia ancora innanzi a se’, per quanto ancora dettera’ una qualunque forma di legge o stile di vita.  
Anche Sokurov conosce la risposta e la retorica che la sottende rivela il senso di "Elegia della vita" come documentario e omaggio a due superbe figure del secolo scorso, Mstislav Rostropovich e la moglie Galina Vishnevskaya ma ancor meglio in loro Sokurov ripone tutta la grandezza di questo nostro Occidente al suo declino che non smettera’ pero’ di essere ricordato e omaggiato anche nei secoli a venire anche grazie a personalita’ come le loro.
Lui grande grande violoncellista e direttore d’orchestra, lei straordinaria interprete lirica, un soprano genuino e spontaneo, la prima ad essere ammessa al Bolshoi senza una preparazione specifica.
Anime gemelle legate dall’arte, spiriti affini nell’intendere la vita come una grande avventura, nel combattere le stesse battaglie e non di meno nell’amore, esaltante conferma che la passione non e’ l’utopia della convivenza.
Scorrono cosi’ immagini recenti e di repertorio della coppia di artisti, vicende pubbliche e private all’interno di decenni attraversati con coraggio e determinazione, dalla terribile morte del figlio che lei ebbe da adolescente, passando per gli anni dell’esilio in cui si schierarono al fianco di illustri dissidenti come Solzhenitsyn col quale sfidarono l’intera nomenklatura sovietica.
Sokurov commenta "persone come loro hanno sempre tutta la vita davanti" e ci piacerebbe crederlo non per una fiducia nell’improvvisa immortalita’ del corpo o dello spirito, quanto perche’ al cadere della nostra civilta’, spariranno i miti, i grandi uomini, i padri della patria e gli artisti che hanno definito la cultura di tanti popoli.
Ricordare, tramandare, non ci resta altro. Sokurov fa la sua parte e l’arma per colpire al cuore l’eterno e’ anche l’arte di Rostropovich e di sua moglie Vishnevskaya.
Siate fieri, siate orgogliosi, angeli potenti sono con noi.

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