Siamo al momento dell’umiliazione. Anche dal nostro sito più e più volte abbiamo denunciato il grave deficit di fiducia che questo eroe dell’italietta aveva nelle menti e nel cuore dei cittadini del mondo.
Questa sfiducia si è oggi concretizzata e materializzata nella riunione del G 20 dove i “grandi della terra” ci hanno affidato e affiancato dei tutori, specie di balie, come se fossimo degli inetti e inaffidabili.
In realtà questa è l’immagine che diamo al mondo: gente non affidabile perché abbiamo il nostro rappresentante che non riscuote fiducia in chi deve investire in Italia e nei suoi problemi (leggasi debito pubblico).
Questi tutori, anzi balie (meglio balio visto i difetti del nostro…) per attempati, si chiamano FMI e UE.
Che umiliazione vedere i grandi della terra che oggi facevano salti mortali durante il G20 pur di non farsi vedere a colloquio o fotografati insieme al nostro rappresentante!
Dico nostro perché non mi rappresenta come singola persona ma perché rappresenta l’Italia e tutti noi.
Ora però devo dire a tutti coloro che hanno votato B e la sua corte: pretendo scuse da voi tutti perché mi avete fatto vergognare di essere italiano e fatto umiliare facendomi rappresentare da questo signore che per voi è una specie di profeta..
Ma come fate anche voi a non vergognarvi?
Detto questo anche noi, non elettori di questi signori, ci dobbiamo vergognare perché non siamo stati in grado di presentare un alternativa credibile per risollevare le sorti dell’Italia e farci allontanare queste balie.
Siamo un paese ricco e popolato da persone intelligenti.
Usiamo queste eccellenze e la fantasia per tirarci fuori da questo pantano fatto da un sistema B. e da una opposizione priva di idee e proposte.
Alcune idee le avanzeremo anche noi sia sul piano programmatico che organizzativo.
Alcune sono state avanzate nel Corriere della Sera di oggi da un certo Giuliano Melani che invita gli italiani a comprarsi il debito pubblico e non farselo comprare da cinesi o altri.
Una proposta dignitosa per chi può.
Anzi dal momento che i nostri imprenditori pensano e auspicano una patrimoniale, li invitiamo a comprarsi i nostri titoli di stato per dare un segno tangibile che amano, come noi, l’Italia.
E’ un modo per dimostrare che i loro soldi non li portano all’estero ma nelle casse dello stato.
Però ora, per favore, usciamo da questo pantano con un governo diverso e che allontani questi impresentabili e che sposti le tassazioni dal lavoro alle rendite e ai patrimoni e faccia un piano di sviluppo serio per l’Italia, basato sull’ambiente e la sua valorizzazione e le nostre eccellenze.