Elezioni 2013

Da Lacrespa @kiarastra

C’è stato un momento in cui l’Italia, sulle macerie della seconda guerra mondiale, aveva deciso di rinascere: con un referendum la popolazione intera scelse la repubblica e poi fu eletta l’Assemblea Costituente, con il compito di scrivere la Costituzione per il nuovo stato italiano.

Fu un momento in cui uomini di diversa provenienza politica e culturale lavorarono per il Paese, nel senso che partendo dai punti in comune iniziarono a stilare quegli articoli che dovevano essere garanzia delle libertà civili e politiche dei nuovi italiani, perchè dovere di chi sta al governo è il benessere dei cittadini.

Il fatto che questo sia accaduto una volta non è detto che non debba accadere più, soprattutto in una situazione come quella odierna in cui all’alba delle elezioni ci troviamo quella che tutti chiamano situazione di ingovernabilità. Pd, Pdl e Movimento a 5stelle si contendono di pochissimo i seggi tra camera e senato. Non c’è una maggioranza effettiva. Non è che queste elezioni ci dimostrano una democrazia in crisi, la crisi esiste da sempre in questo paese

Per governare bene è necessaria una maggioranza: ok è giusto, ma se il popolo italiano si trova così diviso, vuol dire che è in crisi, in grossa crisi, non ha un punto di riferimento, non sente più lo stato. Allora cari politici che andrete a poggiare i vostri culi su quei seggi, perchè non ne approfittate per dare un segnale e governate partendo dai punti in comune che sono necessari al benessere di NOI cittadini? Perchè non iniziate a discutere di proposte sensate e non populiste? Politici voi siete davvero lo specchio di noi italiani, che siamo sempre attenti al nostro orticello, al nostro interesse, che se sto bene io ‘fanculo il resto: politici, dateci un modello, un esempio da indicare ai nostri studenti e ai nostri figli. Politici, io non credo che ciò sia impossibile, perchè non esiste l’impossibile, esiste il non volere che le cose accadano. Politici, ma non vi facciamo pena? Ma la storia non vi insegna niente? Ma almeno la storia l’avete studiata?Io non sono una politicante, non sono un’idealista e una sognatrice: la mia visione non è un’utopia, ma è quella reale, quella che deve essere, quella che è fattibile e che può essere attuata con le risorse che ci sono. I veri sognatori sono i politici, sono quelli che stanno al governo in Italia, sono quelli che hanno partorito l’incubo nel quale noi realisti siamo costretti a vivere.



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