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Elezioni 2013 - Ho votato in cucina, ma ho qualche dubbio

Creato il 08 febbraio 2013 da Mariagraziacoggiola
Stamattina ho votato mentre facevo colazione. Non e' la prima volta, ma mi fa sempre un certo effetto vedere e toccare le schede a mio piacimento e poi metterci la croce con una biro e non con la matita copiativa che ti danno ai seggi in Italia. Tenere le schede sul tavolo della cucina, tra i giornali e la tazza del caffe', mi sembra quasi un gesto dissacrante.
La circoscrizione a cui appartengo e' quella di ''Africa, Asia, Oceania e Antartide'' che mi fa un po' ridere. Come al solito quasi tutti i candidati sono in Australia. Che ne sanno loro dei nostri problemi di emigranti in India? Assolutamente nulla. Mentre cercavo sul web i profili dei candidati mi chiedevo come sono stati selezionati. Ci sono state delle primarie? Forse si'. Pero' io vengo a sapere di questi aspiranti deputati e senatori solo all'ultimo quando leggo il loro nome sulla scheda elettorale. E ci sono solo due candidati per un posto. Non male una percentuale di successo del 50%. 
Con una tempistica perfetta, il giorno prima che mi arrivassero le schede, e' giunto via posta un volantino di Bersani intitolato ''l'Italia Giusta''. Dice che la destra ha tagliato i contributi destinati agli italiani nel mondo a 16,2 milioni di euro (2012-2013). Non sapevo manco che esistessero!  Della famigerata I-card, la ''carta dell'Immigrato'', sono venuta a sapere dopo tre o quattro anni. E comunque adesso non offre piu' sconti sui treni che e' la cosa che interessa di piu' gli emigranti che tornano al paesello.
Non capisco inoltre - ma onestamente sono all'oscuro dei misteriosi meccanismi elettorali - perche' ci sono soltanto quattro partiti per la Camera e per Senato, ovvero Grillo, Monti, Pd e Pdl.  Perche' noi emigrati non possiamo votare per tutti i partiti?

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