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Elezioni 2013 – LA SINDROME DEL 92

Creato il 08 febbraio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

di Ciuenlai

L’impressione che questa, come quella del 1992, sia una legislatura di passaggio, si va facendo sempre più strada tra gli osservatori politici. Gli ingredienti ci sono tutti : basso tasso di credibilità della classe dirigente dei principali partiti, alto tasso di conflittualità dentro e fuori le coalizioni, uso delle contraddizioni come gioco delle parti. Facciamo un piccolo riassunto :

CENTROSINISTRA – I CAMBI DI ROTTA E LE CONTRADDIZIONI “IN SENO AL POPOLO”

1) Bersani prima afferma che se il centrosinistra non avrà la maggioranza si torna a votare. Poi si corregge “Se il centrosinistra e Monti non avranno la maggioranza si torna a votare”. Se non basta è pronta un’ulteriore correzione “se il Pd, Monti e il Pdl non avranno la maggioranza si torna a votare”. Se non basta ci sono ancora Grillo e Ingroia da sondare. Poi si va a votare. Ma solo nel caso che Giannino non abbia raggiunto il quorum.

2) Il Pd è ormai sparato per un accordo “di legislatura” con Monti (com’è scritto nella carta degli intenti), Vendola lo esclude e minaccia di rompere l’alleanza. Bersani ha rinnegato la Patrimoniale (prevista dalla carta degli intenti) e Vendola la vuole applicare. Sel ha firmato il referendum sull’articolo 18 e il Pd non intende ripristinarlo. I democratici concedono le unioni civili “alla tedesca” e quelli di sinistra ecologia e libertà vogliono i matrimoni gay. Potremmo continuare all’infinito. Titolo del film “Il mio miglior nemico”.

3) Il leader viene lasciato solo a sostenere una campagna elettorale incomprensibile ai più, con una manciata di collaboratori (la Moretti, una signora di Piacenza, i turchi ecc.) che, ogni giorno vanno in tv e fanno “più danni che la grandine”. Nonostante gli impegni presi (pochi per la verità), in questo quadro, l’atteggiamento di Renzi insospettisce. Pare proprio un moderno Cincinnato. Sa forse che ci sarà anche un secondo tempo nel quale potrebbe essere chiamato , a furor di popolo, a fare il salvatore della patria santificando l’obbiettivo dei poteri forti; quello di avere un moderato alla guida della sinistra, cancellandola definitivamente dalla realtà di questa nazione? Film consigliato “il buio oltre la siepe”.

CENTRODESTRA – L’UNIONE DI PRODI COME MODELLO

1) Nonostante le sparate e la tracotanza di Berlusconi, anche qui non c’è coalizione. La Lega va per conto proprio. Ha un obiettivo tutto suo (la maxiregione), non riconosce il l’uomo di Arcore  come candidato premier e ne disconosce anche il programma su punti base come il condono fiscale.

2) I progetti “nordisti” della Lega cozzano con quelli “assistenzialistici” della Destra, del Mpa e di Miccichè. L’Unione di Prodi vista da destra. Titolo del film “un casino senza puttane ( o forse con)”.

CENTRO – QUELLI DEL SECONDO TEMPO

Qui l’operazione post elettorale si sta già compiendo. Fini e Casini sono stati resi marginali e fagocitati dai tecnici e dai Bilderberg montiani. E’ la minoranza che si prepara a diventare maggioranza. I voti non servono, per quelli ci sono il Pd e il Pdl. Si la grande coalizione, che è il punto di caduta verso la quale vogliono riportarci. Ma per poco. Sono quelli che, nelle loro intenzioni, hanno già svoltato e saranno i più pronti a giocare da protagonisti il secondo tempo. Titolo del film “La salita degli dei”.



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