Elezioni a Casarsa: una Lavinia Clarotto (centro-sinistra) troppo "timida" nel dibattito tra i candidati

Ieri sera, al "Teatro Pasolini" di Casarsa, si sono confrontati pubblicamente i quattro candidati a sindaco, Clarotto, Francescutto, Sirocco e Zagaria. Dopo due ore di domande poste dal moderatore Stefano Polzot, giornalista de Il Messaggero Veneto, l'impressione è quella, per come la penso io, che la candidata del Centro-sinistra di Casarsa e San Giovanni e della lista Cittadini protagonisti, Lavinia Clarotto, non abbia marcato quella discontinuità con l'amministrazione uscente di centro-destra, che ora candida a sindaco Diego Francescutto.Un centro-destra, quello guidato da Angioletto Tubaro negli ultimi cinque anni, "litigioso e poco attento alla voce dei cittadini e sostenitore più di interessi privati che dell’interesse generale", per usare le parole di Michele Ciol, candidato della lista di Centro-sinistra di Casarsa e San Giovanni. Una discontinuità che è presente di fatto nel programma elettorale, ma che aveva bisogno, secondo me, anche di essere esplicitata, soprattutto in un confronto di tipo pubblico con gli altri candidati, in primis proprio Diego Francescutto. Una ragione in più per dare forza a chi, come Michele Ciol, nella lista del "Centro-sinistra" quello scarto rispetto al passato ha voluto accentuare.