Elezioni a Luino, i candidati rispondono: come risolverà i problemi delle frazioni? Quale futuro per l’Ospedale?

Creato il 23 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Sesto appuntamento quotidiano con #icandidatirispondi, nel quale stiamo pubblicando le risposte alle domande che abbiamo posto ai candidati sindaci di Luino. Cocomazzi, Compagnoni, Agostinelli, Taldone e Pellicini oggi hanno affrontato le problematiche riguardanti le frazioni, vero fulcro di questa campagna elettorale così intensa, ed il futuro dell’Ospedale di Luino, centro di grande importanza territoriale non solo per i cittadini luinesi. Qui le risposte dei candidati, mentre questo è l’elenco delle diciotto domande.

I candidati sindaco per Luino 2015, da sinistra in alto: Giuseppe Taldone (“La Grande Luino”), Pietro Agostinelli (“Movimento Italia Nazione”), Franco Compagnoni (L’altra Luino), il sindaco uscente Andrea Pellicini (“Nuova Frontiera”) e Fabio Luciano Cocomazzi (“Luino in Movimento – Controcorrente”)

Come risolverà i problemi riguardanti le diverse frazioni luinesi?

Fabio Luciano Cocomazzi (Luino in Movimento – Controcorrente): “Delegando a diversi consiglieri la cura di singole frazioni, garantendo in ognuna almeno un operatore comunale addetto alla pulizia, interagendo con privati. Pensiamo ad esempio ai postini che quotidianamente si recano per lavoro nelle diverse località, inviando la polizia locale con cadenza periodica per un controllo ottimale del territorio”.

Franco Compagnoni (L’altra Luino): “Alcune frazioni necessitano di interventi improcrastinabili, anche importanti, mentre altre denunciano un vero e proprio stato di abbandono. Ne riceviamo conferma proprio in questi giorni, incontrando nelle nostre serate gli abitanti delle zone limitrofe, che reclamano maggiore presenza da parte dell’Amministrazione, e che spesso lamentano un’inaccettabile carenza di servizi. In ogni caso, in corrispondenza dell’aggiornamento del programma triennale degli investimenti, sarà programmato un incontro pubblico con le frazioni, al fine di recepirne priorità ed esigenze. Verrà inoltre istituito uno sportello comunale con la specifica funzione di raccogliere, nei giorni e negli orari indicati, tutte le comunicazioni che le cittadinanza vorrà far pervenire all’amministrazione in relazione a piccoli interventi di manutenzione su beni pubblici, quali strade, marciapiedi, tombini, parchi pubblici, aiuole, e così via”.

Pietro Agostinelli (Movimento Italia Nazione): “Serve un confronto costante e continuativo con i residenti delle frazioni e il recupero dei centri storici riorganizzandoli, adeguandoli alla realtà odierna”.

Giuseppe Taldone (La Grande Luino): “Premesso che abbiamo rilevato che le frazioni sono state trascurate in questi ultimi anni, garantiamo da subito massima attenzione alle frazioni con l’istituzione di un assessorato ad hoc con portafoglio, che consenta interventi immediati. Realizzeremo giunte itineranti guidate dall’assessore alla partita, con dialogo costante con gli abitanti della frazione interessata”.

Andrea Pellicini (Nuova Frontiera): “Il rapporto con le frazioni può funzionare se si costituiscono comitati locali per un confronto continuo con l’amministrazione, soprattutto con riferimento alle opere di piccola manutenzione. Ad esempio, abbiamo avuto molti incontri con il comitato di Colmegna (liberamente costituitosi), riuscendo a identificare e poi finanziare l’opera più importante degli ultimi anni: la riqualificazione della pavimentazione dei vicoli del centro storico, previa posa dei collettori fognari”.

Come si confronterà con gli altri enti sovra-comunali per dare un futuro migliore all’Ospedale di Luino? Quali idee?

Andrea Pellicini (Nuova Frontiera): “Per il nostro Ospedale va portato avanti un confronto continuo con azienda ospedaliera e Regione Lombardia. In questi anni la presenza costante a Luino di Fabio Rizzi, Presidente della Commissione Sanità della Regione, ha facilitato questo rapporto. La Regione ha compreso che l’ospedale di Luino è fondamentale per i bisogni di un terrirtorio orograficamente complesso come il nostro. Abbiamo davvero scongiurato ogni rischio di chiusura determinato dai tagli statali alla Sanità. Bisogna però mantenere alta la guardia per difendere tutti i reparti e le specialità oggi funzionanti, potenziando il servizio imprescindibile del pronto soccorso”.

Fabio Luciano Cocomazzi (Luino in Movimento – Controcorrente): “Chiederemo di sostenere un potenziamento ospedaliero, con sovvenzioni e contributi solo in caso di aumento del numero di primari e delle diagnosi/analisi/ricoveri effettuati in più rispetto l’attuale gestione. Magari puntando ad una autonomia dei poli del Verbano (Luino, Cittiglio, Cuasso) rispetto le strutture varesine”.

Franco Compagnoni (L’altra Luino): “Il nostro Ospedale presenta reparti chiusi, posti letto mancanti, servizi sempre più ridotti, liste di attesa interminabili. Spesso, in passato, ho avuto modo di sottolineare come l’amministrazione comunale abbia il dovere morale, civico ed istituzionale di prendersi carico della problematica. C’è l’esigenza di una presenza che possa condividere un’attenzione politica costruttiva, ma ferma, che si imbatta quanto meno nel mantenimento minimale dei posti letto, indispensabile la tendenza al funzionamento della dialisi. Da sottolineare la cronica carenza assistenziale riguardante la problematica dei trasporti sanitari verso l’Ospedale centrale di Varese. Tutto ciò non può fare a meno di un sinergico e razionale confronto con le altre realtà ospedaliere ‘sorelle’ territoriali di Cittiglio e Quasso al Monte. Le suddette criticità dovranno essere necessariamente rappresentate nella dialettica del rapporto gestionale tra Azienda Sanitaria, Ospedaliera e Comuni stessi, anche attraverso una maggiore ed incisiva azione di coinvolgimento degli Istituti riferiti ai Piani di Zona. Non c’è denigrazione sull’attività del passato. Semplicemente, in questo ambito, questa azione è mancata, e va assolutamente realizzata. Una Commissione ad hoc altamente qualificata è stata smantellata subito dopo la sua stessa costituzione. La responsabilità assunta nella veste di Sindaco mi consentirebbe di essere ancora più vicino alla mia tematica professionale, a dispetto di un’attuale detrazione politica elettorale che mi vedrebbe, una volta eletto, scomparire professionalmente dall’Ospedale stesso: non lascerò il mio mestiere, perché è un tutt’uno con me stesso, con i miei pazienti, e con il ‘mio Ospedale’, letteralmente e temporalmente mia prima casa di questi anni di vita professionale”.

Pietro Agostinelli (Movimento Italia Nazione): ”Il Sindaco del Comune di Luino con più di 14.000 abitanti non può non essere ascoltato dagli Enti sovra-comunali per le problematiche dell’ospedale”.

Giuseppe Taldone (La Grande Luino): “La presenza dell’ospedale di Luino deve essere giustificate dalla qualità di servizi. Quindi massima attenzione al nostro importante presidio (da medico non potrei e non vorrei fare altrimenti) con verifiche periodiche sull’efficienza dei servizi ed immediata disponibilità ad intervenire in caso di criticità”.

Per approfondire:

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