Qualcuno dice che il Pdl è in crisi. Stando ai risultati delle elezioni amministrative di ieri e dell’altro ieri, sembrerebbe di sì. Ma più che di crisi, parlerei di momento di difficoltà, che potrebbe essere superato dopo i risultati del ballottaggio che si terrà a Milano e Napoli il 29 maggio. Anche perchè il Pdl, nonostante non abbia ottenuto la vittoria al primo turno del Sindaco uscente di Milano, Letizia Brichetto Arnaboldi coniugata Moratti, tiene sempre intorno al 30% e rimane il primo partito. Anche la Lega, comunque, ha delle difficoltà e ha perso diversi punti percentuali.
Quali potrebbero essere i motivi? Gli attacchi mediatici subiti da Berlusconi? Lo scontro che Berlusconi ha cercato in campagna elettorale, radicalizzando politicamente il concetto del “chi non è con me, è contro di me”? Forse sì, forse no.
La realtà dei fatti è che comunque la Moratti e Berlusconi, per il
momento, hanno perso. Probabilmente molti elettori del centrodestra sono stanchi di comizi e di promesse, vorrebbero un governo che governi meglio e di più. Hanno reagito con un voto di protesta contro la maggioranza per le troppe polemiche nel centrodestra, per le troppe divisioni e liti interne, per la troppa tensione, per i troppi politicanti in cerca di poltrone e interessati solo a fare i loro comodi.
Comunque il campanello d’allarme è suonato, le polemiche sono già cominciate. Bossi non accetta la sconfitta e dice che ha perso per colpa del Pdl, l’unione tra Pdl e Lega sembra sempre più debole e Berlusconi avrà un bel da fare per tenere unita la coalizione. E a Milano non tutti sono disperati per il risultato negativo delle elezioni, anzi, qualcuno vede la possibilità di scalare qualche poltrona.
Un’altra indicazione che viene da queste amministrative è il “tonfo” di Fini e del Fli, il suo progetto (quale?) è fallito. Stessa sorte per il Terzo Polo Casini-Rutelli-Fini, che ottiene una percentuale di voti che non arriva al 4%. Anche Bersani, nonostante la netta vittoria di Fassino a Torino e la tenuta di Bologna, ha poco da festeggiare, perchè la sua linea centrista e moderata esce sconfitta da queste elezioni. Inoltre, il Pd viene letteralmente cancellato a Napoli, dove ha governato male per quasi vent’anni.
Insomma, chi ha vinto? Le forze di centro e centrodestra sono state punite. Perdenti Berlusconi e Bossi, patetico il Terzo Polo, illusi quelli del Pd, ecco che avanza la sinistra estremista (Vendola a Milano con Giuliano Pisapia e Di Pietro a Napoli con De Magistris) e radicale (movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo).
La sinistra estremista e radicale è risorta ma non premia il Pd, che con questa dovrà di nuovo fare i conti. Questa forze non hanno una cultura di governo, si esaltano nella opposizione a oltranza e nella frammentazione dei partiti. E’ questa l’alternativa a Berlusconi? Non penso proprio, a meno che Bersani non faccia lo stesso errore che ha fatto Prodi a suo tempo, alleandosi con le forze dell’estrema sinistra.
Comunque, Berlusconi ha incassato, ma ci sarà il ballottaggio, e coloro che sottovalutano le sue doti di incassatore, sbagliano. Molti festeggiano la caduta di Berlusconi, ma tutto ancora può succedere.