Un candidato sindaco in zona Pd già si prepara. Il nome circola da qualche tempo, in modo non ufficiale ovviamente. Abile nella dialettica, colto come un ricercatore universitario, cattolico come un ricercatore dell’Università Cattolica oltre che dell’Azione cattolica. Niente tessere di partito ma già in vista. Uomo maschio, giovane adulto, della società civile non del partito, non professore affermato. Stimato, apprezzato, persona di specchiate qualità morali, civili e intellettuali. Un buon candidato, d’accordo. Il clone cremonese di Ambrosoli, dicono i malvagi? Altri obiettano: ma non è troppo ligio alla Chiesa? E’ di sinistra? Non tanto, poco, forse, o non importa. Insegna anche al liceo Aselli di Cremona, dunque è radicato e noto. Non ne dico il nome né il cognome.
Già da ragazzo era casa e oratorio, amava il calcio, anche il tennis, soprattutto aveva la passione dello studio. Un secchione, detto con stima. Ce ne fossero.
D’accordo, ma è di sinistra? Ci saranno primarie aperte e Magnoli sembra mandato al confino, mentre Pizzetti, tanto apprezzato dal giornale del blocco agrario-industriale, batte ogni contrada, fra Cremona, Crema, Casalasco, per far campagna elettorale. Titta Magnoli è impegnato in realtà al fianco di Umberto Ambrosoli.
Primarie aperte, Sel col Pd, ma il Pd accetterà la totale sottomissione al moderatismo cattolico? E Sel? Soprattutto Sel verrebbe schiacciata da una scelta marcatamente clericoide. Può accettarlo?
E Rivoluzione civile? Non pare proprio che si alleerà col Pd, dato che i tavoli tematici aperti a tutte le forze per confronto sui programmi sono saltati già da luglio. Il movimento guidato da Ingroia andrà avanti anche a Cremona. C’è il timore, come sempre in Italia, della campagna acquisti.