Elezioni europee, il boom di Renzi salverà l’Edilizia?

Creato il 26 maggio 2014 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

Le Elezioni europee hanno decretato la vittoria del PD di Matteo Renzi, la sconfitta di Grillo e di Silvio Berlusconi. Bisogna buttare un occhio anche a quello che è successo in Europa però, dove l’estrema destra ha preso piede, in Grecia e in Francia per esempio. Tornando a guardare al nostro orticello, bisogna sperare che questa iniezione di fiducia spinga il Governo Renzi a concludere le inziative rimaste in sospeso. Per quanto riguarda l’edilizia, ecco un rapido specchio in cui riassumiamo ciò che c’è in ballo.

Edilizia scolastica
L’edilizia scolastica è ai primi posti nel cuore di Renzi. È appena della settimana scorsa la notizia che, HABEMUS PAPAM!, abbiamo una lista di Comuni che riceveranno i primi finanziamenti per riaqualificare gli edifici scolastici. L’iniziativa assegna a 27 Enti Locali contributi in cofinanziamento, per un totale di 36.788.058 euro di risorse statali che, per gli interventi previsti, svilupperanno un importo complessivo pari a circa 186 milioni di euro. La graduatoria è elaborata in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Si tratta di interventi di riqualificazione delle strutture obsolete o di costruzione di nuovi edifici dotati degli standard di sicurezza più recenti e di nuovi modelli di spazi di apprendimento. Aspettiamo quindi che i soldi arrivino in porto, e che i finanziamenti proseguano, anche verso altri Comuni.

Decreto Cultura
Importa a molte meno persone perché negli ultimi 20 anni la Cultura in Italia è stata decisamente bistrattata e prosciugata di qualsiasi finanziamento. Però alla fine della settimana scorsa il Ministro Franceschini ha reso noti i contenuti del Decreto Cultura, che porterà a un importante cambiamento nel rapporto tra pubblico e privato. ArtBonus, piano strategico per i beni culturali e snellimento del Grande Progetto Pompei sono alcuni dei temi più importanti definiti dalle norme del Decreto. La lista sintetica dei suoi punti-cardine la trovi qui.

Riforma urbanistica e di Governo del territorio
La bozza del Governo sulla riforma urbanistica è ormai pronta, per quello che si configura come un passo epocale per un settore che attende da ben 72 anni di essere riordinato e ridisegnato. La riforma sposterà il centro di gravità della materia verso un assetto compatibile con i nuovi equilibri che scaturiranno dal ribilanciamento costituzionale, che coinvolgerà il titolo V della Costituzione, assegnando allo Stato la competenza della definizione delle norme generali in materia di governo del territorio.
Tutto è ancora in fase embrionale e vedremo quando tempo occorrerà per arrivare al dunque, intanto, questi sono i punti fondamentali del decreto.

Smart Communities e Smart City
Il Consiglio dei Ministri lavorerà a un Piano Nazionale italiano per le Smart Communities, il cosiddetto Cluster, la rete che sviluppa il concetto e la realizzazione delle Città intelligenti, o Smart Cities.

Nuovo testo Unico prevenzione incendi
Il progetto per semplificare la normativa e la progettazione per la prevenzione incendi si avvia al completamento con la prossima emanazione del nuovo Testo Unico di Prevenzione Incendi, il cui impianto è stato presentato a Roma in via ufficiale lo scorso aprile.
Il primo obiettivo del nuovo Testo Unico di Prevenzione Incendi sarà quello di snellire il corpus normativo e inquadrare in un unico
testo organico e sistematico le disposizioni di prevenzione incendi applicabili a tutte le attività soggette ai controlli dei Vigili del fuoco, fornendo strumenti di progettazione semplici, versatili ed accettati a livello internazionale, in grado di individuare le soluzioni tecniche necessarie. Per ora è disponibile una bozza del Testo Unico di prevenzione Incendi.

Il Decreto Casa, con l’eliminazione del vincolo di spesa per il Bonus Mobili, e gli interventi sull’edilizia residenziale pubblica, è stato invece approvato.  Quindi per questo la nave è andata in porto.

Ecco, questo è quanto. Alle Elezioni europee, la valanga di voti il Governo Renzi non se l’è presa per l’Italia. Trattasi comunque di consenso innegabile. Aspettiamo lo sviluppo delle idee in sospeso per l’edilizia

a cura di Enrico Patti


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