No agli speciali con Renzi, Berlusconi e Grillo in prima serata su Rai1. Il progetto messo a punto dalla Rai di dedicare tre puntate mono-ospite di Porta a porta ai tre leader, intervistati da Bruno Vespa e Mario Orfeo, il 14, 15 e 16 maggio, è contrario ai principi della par condicio secondo la Vigilanza che, pur chiamandosi fuori da pareri preventivi sulla programmazione, di fatto respinge al mittente la proposta dei vertici della tv pubblica.
Una lettera «irricevibile», secondo l'ufficio di presidenza della bicamerale, che alla sua risposta ai vertici dell'azienda allega la presa di posizione del presidente Roberto Fico: «La commissione non può esprimersi dando pareri preventivi alla Rai nè suggerendone i palinsesti. Personalmente - spiega l'esponente dei Cinque Stelle su Facebook - ritengo che la proposta della Rai violi i principi della par condicio dato che bisogna assicurare a tutte le forze politiche parità di trattamento». Una replica indiretta, forse, anche a chi aveva ipotizzato che il movimento di Beppe Grillo potesse schierarsi in questo caso con Pd e Forza Italia.
Contro la proposta erano già insorti i partiti minori, i cui esponenti sarebbero stati relegati in seconda serata, dalle 22.30 in poi: ieri a San Macuto avevano protestato, in particolare, il Nuovo Centro Destra con Paolo Bonaiuti, Scelta Civica e Lega. «Non si può violare la par condicio ad personam», commenta oggi Bruno Molea (Sc), plaudendo alla decisione della bicamerale. «Abbiamo ribadito che l'azienda è libera, nella sua piena autonomia, di stabilire i palinsesti delle trasmissioni relative alla campagna elettorale per le europee, secondo le proprie esigenze e i propri obiettivi. Nello stesso tempo, tuttavia, abbiamo sottolineato che tale autonomia si può e si deve esercitare nel rispetto delle norme in vigore», prova a smorzare i toni Vinicio Peluffo (Pd).
Mentre sarebbe ancora in piedi la trattativa per portare Grillo nel salotto di Bruno Vespa, i 'piccolì sono ancora sul piede di guerra: all'indomani del richiamo dell'Agcom, che ha chiesto a tutte le tv di assicurare una presenza adeguata anche alle forze minori, i candidati di Green Italia Verdi Europei parlano di «regime», «complice l'Autorità», e annunciano una diffida ai vertici di Viale Mazzini per protestare contro l'esclusione dai talk show, in particolare Porta a porta e Ballarò, pronti a «presentare denuncia agli organi giurisdizionali competenti per la richiesta dei danni»