Elezioni, in campo Forza Cani e PDudù

Creato il 21 aprile 2014 da Albertocapece

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Oggi voglio cominciare la giornata con una nota gentile.. si dice che la vera notizia è rappresentata dall’eccezione, quando cioè è l’uomo che morde il cane.

In questo caso il miglior amico del cane è l’uomo, se uomo si può definire un criminale che ha commesso reati accertati contro lo stato, l’interesse generale e la persona, dotato di un, finora, inarrivabile cinismo, frequentatore abituale di discutibili compagnie, contiguo di tiranni sanguinari, diabolicamente bugiardo e sfrontatamente tracotante, uso al vilipendio di diritti e diritto, razzista e sessista. Ma invece, recentemente e dichiaratamente, attento difensore del benessere di specie a quattro zampe, delle cui prerogative si è fatto custode e garante. Stranamente non è stato compreso in questo suo edificante percorso morale da individui abituati a un’esistenza a 4 zampe, se si deve giudicare dall’abiura recente di Bonaiuti e dal tradimento sorprendente dell’aedo di corte, Bondi.

Ma altri invece attribuiscono il doveroso riconoscimento al periodo animalier dell’ex cavaliere, che magari per rispetto verso gli equini è sceso da cavallo, rifiutando l’onorificenza e probabilmente da ora si farà effigiare solo appiedato.

E infatti, ecco la notizia in tema con coniglietti, ovetti e primule, si è inaugurato il primo circolo di Forza Italia dedicato a Dudù, omaggio a un’altra vittima di gossip maligno e maldicenza invidiosa, che hanno leso al sua privacy con pettegolezzi riguardanti perfino le sue inclinazioni sessuali, inusitati e paradossali in una cerchia che del “meglio puttaniere che frocio” ha fatto un motto di vita e di governo.

La festosa e sentita cerimonia di inaugurazione del club si è tenuta in quel di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, con un testimonial di eccezione, il cane della nipote dell’ex premier, Luna Berlusconi (la figlia di Paolo), anche lui entusiasta della decisione di dedicare l’iniziativa al caro congiunto, che accompagnava la padrona – ma forse ora si troverà un altro modo per indicare i fortunati possessori di animali, forse il collaudato Papi .. e Mami – anche lei estasiata, tanto da dichiarare: “Dietro questo nome c’è un progetto animalista importante per il territorio”. E d’altra parte questa trovata sarebbe nel solco della complessiva, ispirata e ecumenica indole “umanitaria” dello zio, che non si ferma alle ragazze di bella presenza, alle puttanelle di ambo i sessi, agli amici spregiudicati, ma va oltre e si esprime nell’amore per gli ospiti curati da eroici stallieri mafiosi, per gli allevamenti discutibili della ex ministra Brambilla e per i vecchietti degli ospizi dove, sostiene sempre la nipote, condurrà una bellissima esperienza, “per lui e per chi starà con lui. Zio è stato sempre vicinissimo agli anziani, per cui sarà un momento piacevole che vivrà benissimo. Ha sempre fatto questo nella vita”, intendendo probabilmente quella proverbiale attitudine alla beneficenza mostrata in tante occasioni e per svariati target, terremotate sdentate, famigliole intemperanti, olgettine esuberanti, con una certa predilezione per queste ultime.

Ai maligni che si chiederanno il perché di questo interesse per il welfare animale, ha già risposto icasticamente il bellicoso presidente del nuovo circolo “Dudù”: tutti possiedono due coglioni, ha detto e quindi “perché meravigliarci se nel nostro Paese ci sono due coglioni che si scandalizzano delle lotte animaliste?”. Sospetto che saranno più di due, anche se sembrano invece essere finiti i comunisti che il premier ha apparentato con gli attributi dei quali – a suo dire – è sempre stato superdotato.

Chi appartiene dunque alla schiera dei comunisti coglioni si produrrà in qualche ipotesi sul nuovo brand dell’ex Cavaliere: un aiuto al business della Brambilla, la scalata a Chappy, un’Opa di croccantini, un messaggio subliminale alle elettrici con Chihuahua nella borsetta, un cinguettio a quelli che riempiono Facebook con l’iconografia dei loro cari pelosi, una velata raccomandazione a Renzi che converta il Pd in PDudù, il doveroso riconoscimento alle bestie, dal Porcellum a ‘o animale e altri affini che non avrà, per motivi anagrafici e non solo, compagni di cella, l’evocazione nostalgica degli allevamenti di polli da batteria nei quali per vent’anni ha cercato con un certo successo di mutarci, a somiglianza del suo “circo magico”.


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