ROMA 24 FEBBRAIO 2013 SEGGIO ELETTORALE PER LE ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI
NELLA FOTO SEGGIO ELETTORALE
FOTO RAVAGLI/INFOPHOTO
Sono sette le regioni che domenica 31 maggio, dalle 7 alle 23, andranno al voto per eleggere il presidente e i componenti rispettivamente della Giunta e del Consiglio regionali: Puglia, Campania, Toscana, Liguria, Veneto, Marche e Umbria.
Per la Regione Campania i candidati sono 5:
- Stefano Caldoro, presidente uscente della Regione Campania nonché attuale governatore di Forza Italia pronto per il secondo mandato, essendo di nuovo in gara per la presidenza medesima attraverso l’appoggio, appunto, di partiti politici quali Forza Italia, Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia, Noi Sud, NCD Campania Popolare e la lista Mai più terra dei fuochi.
- Valeria Ciarambino, che è la candidata del Movimento 5 stelle, in seguito alle elezioni online a cui hanno partecipato 3.700 sostenitori. Quarantun anni e di Pomigliano d’Arco, di quest’ultima si ricordano soprattutto le battaglie in difesa dei beni pubblici all’interno dei comitati civici del suo territorio. Tra i tanti meriti, dunque, la battaglia per l’acqua pubblica e quella contro i roghi tossici.
- Vincenzo De Luca, per più mandati sindaco della Città di Salerno, è l’attuale candidato del centrosinistra, traguardo raggiunto con le primarie dello scorso marzo, quando De Luca diviene il candidato del PD per le elezioni regionali con il 52% delle preferenze. Gareggia contando sul sostegno del Partito Democratico, dei Verdi, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, dall’Unione di Centro, da Centro Democratico-Scelta Civica e da altre diverse liste civiche come, ad esempio, Campania in rete, sostenuta da diversi esponenti fuoriusciti dal centrodestra. Da qui, si deduce che il centro in Campania si è diviso in quanto il Nuovo Centro Destra è di nuovo schierato con Caldoro, presidente uscente di Forza Italia, e l’UdC, invece, appoggia il centrosinistra.
- Marco Esposito, il meridionalista giornalista de Il Mattino che fa leva essenzialmente sulla lista civica Mo’, della quale è il candidato governatore.
- Salvatore Vozza, il candidato di Sinistra Ecologia e Libertà. Già parlamentare e sindaco di Castellammare di Stabia, egli sarà appoggiato non soltanto dal suo partito, ma anche da Rifondazione Comunista, Partito Comunista d’Italia, Sinistra in movimento, Partito del Lavoro, Green Italia, Act.
Affinché gli elettori possano votare, è necessario si presentino ciascuno nel proprio seggio di appartenenza muniti di un valido documento di riconoscimento e della tessera elettorale, un duplicato della quale, in caso di smarrimento, può essere richiesto presso gli Uffici Elettorali del proprio comune di residenza, che saranno aperti anche domenica.
Ogni elettore potrà esprimere il proprio voto mediante una sola scheda di colore verde, la quale è divisa in parti uguali: a sinistra, infatti, ci sono i simboli della lista o delle liste facenti capo a ciascun candidato per la presidenza; a destra, invece, sono riportati i nomi degli aspiranti presidenti. Inoltre, accanto a ogni lista vi è anche lo spazio utile per esprimere le preferenze per i consiglieri regionali.
Ciascun elettore può votare solo per il candidato presidente tracciando un segno sul nome; in questo caso il voto non si estende ad alcuna delle liste collegate. Se, invece, l’elettore dovesse tracciare un unico segno sulla scheda a favore di una lista, il voto s’intende espresso anche a favore del candidato presidente ad essa collegato. Ogni elettore può, altresì, votare per una lista e per un candidato alla carica di Presidente, non collegato alla lista prescelta: questo è il cosiddetto voto disgiunto. L’elettore può esprimere, nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza, scrivendo almeno il cognome dei due candidati consiglieri compresi nella lista stessa. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo la chiusura dei seggi alle ore 23 e proseguirà per tutta la notte, mentre, essendoci la possibilità di un turno di ballottaggio, questo avverrà a distanza di due settimane nel caso nessun candidato presidente raccolga almeno il 40% dei voti validi: un’eventualità che nel 2010 non c’era. Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati.