ELEZIONI RUSSIA / 3 – Intimidazioni vecchio stile, quando il potere non vuole cani da guardia

Creato il 03 dicembre 2011 da Eastjournal @EaSTJournal

di Giovanni Bensi

da Mosca – In Russia il potere non ama coloro che lo tengono d’occhio e documentano le irregolarità che esso commette durante le elezioni. La televisione di stato NTV, nell’ambito del programma Črezvyčajnoje proisšestvie (“Un fatto straordinario”) ha mostrato il film Golos niotkuda (“Una voce dal nulla”) nel quale con toni e terminologia simili a quelli usati un tempo dal KGB, ha attaccato l’associazione Golos (“La Voce”, ma anche “Il Voto”) che si occupa del monitoraggio delle elezioni in Russia. Per circa 25 minuti ai telespettatori è stato raccontato che Golos è finanziato dagli americani, “in pratica” appoggia l’opposizione” e “falsifica le osservazioni sul voto”. Gli autori del film affermano che l’associazione Golos è un “agente di influenza” degli USA che “tradizionalmente si oppongono al potere esistente” in Russia e “cercano di presentare le elezioni in Russia come illegittime”.

Nel film sono anche riprese scene che si riferiscono al seminario per i volontari di Golos, tenuto dalla dirigente dell’associazione Lilija Shibanova, e un’intervista del coordinatore della filiale di Golos nel Gorno-Altaj, Vladimir Petrov. Il principale progetto di Golos, “La carta delle violazioni”, che documenta irregolarità elettorali, soprattutto di “Russia Unita”, è stato bollato dall’NTV come “una massa di dati non confermati, comici e curiosi, perfino assurdi”.

L’attività di Golos viene commentata criticamente nel film, fra gli altri, dal presidente della casa editrice delle Izvestija, Vladimir Mamontov, dal deputato della Duma per “Russia Unita” Sergej Markov e dal politologo Dmitrij Orlov il quale afferma che Golos appositamente ignora le violazioni commesse dall’opposizione, esagerando invece quelle del “partito del potere”. Il film si conclude con un frammento sul congresso di “Russia Unita” in cui viene mostrato il discorso di Vladimir Putin che attacca “alcuni rappresentanti di stati esteri” i quali, con l’appoggio di “traditori alla Giuda”, cercano di influenzare l’esito delle elezioni in Russia.


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