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Elezioni, subito.

Creato il 08 novembre 2013 da Ndrpsc

Andiamo a votare. Dobbiamo, andare a votare. Nonostante questo porcellum. Il tempo ci tira la volata ed un governo di transito, imposto dal re dopo il fallimento di un altro governo da lui, e solo lui, voluto, quello di monti, ci conduce a briglia sciolta verso la nostra fine. E questi, il re, riunisce maggioranze in tarda serata, senza darne contezza a nessuno, figuriamoci all’opposizione!

urne
La cancellieri scarcera la ligresti e lui, il re, che di moniti mossi solo all’indirizzo del movimento, ne fa di vividi e vibbbbranti, uno, alla cancellieri non lo fa. Proprio non ne parla. E’ terrorizzato dal fatto che viene meno la truffa che sta tenendo in piedi. “Ma come?” Si sarà detto, “io qui sto a tirare la baracca da solo e voi vi fate sgamare così?” Perchè furbo, è furbo, il re, ma è pure vecchio.

Letta e Napolitano

Letta e Napolitano

E stanco. “Ormai la coperta è corta”, ha detto, e dobbiamo pure pagare gli armamenti per questo esercito che ci deve difendere dai nostri nemici. E se non bastasse, ormai si sente sgamato. Sempre più gente sa. Sempre più gente vede. E sempre più gente si è accorta che si parla di euro scetticismo con più cognizione di causa!

L’unica intenzione di questo governo è durare. Per il semplice motivo che se dovessimo andare alle elezioni questi sparirebbero dalla circolazione. E perderebbero di maturare privilegi e pensioni. Il soliloquio è soporifero: letta, renzi, nitto palma, saccomanni…ma che dice! Ma che dice questo letta che si dice saggio e doveroso! Ma che dice! E’ stato messo lì per starci pochi mesi, per fare poche cose, legge elettorale, eliminazione del finanziamento pubblico, prima casa, reddito di cittadinanza.

Cos’hanno fatto invece? La legge di stabilità. Oltre a far scadere il tempo concesso per scongiurare l’aumento dell’iva, vera follia economica, imposta strappata dalle mani dei cittadini.

D’altronde letta, già all’indomani dell’insediamento, va in pellegrinaggio dalla merkel. Giusto per ricevere istruzioni. Mentre von roumpy piomba in Italia per ricordare a tutti che non occorrono elezioni, bisogna andare avanti con il fiscal compact. Altrocchè!

La democrazia è persa. I nostri politici accettano. Come sempre. In continua lotta tra loro, per cogliere le briciole cadute dal piatto europeo, fanno e dicono di tutto. Siamo al parossismo, per certi versi, se bondi accosta due termini come berlusconi  e fallimento, nella stessa frase!

Lui, poeta sommo, con musa annessa!…

Via da lì! Togliete le vostre manacce dalla costituzione! Da napolitano a scendere. C’è da farlo a lui, il monito vibbbrante! Per il continuo postergare azioni che potrebbero salvare milioni di persone, salvare la democrazia, evitare il nuovo ordine mondiale! L’unica cosa che resta al popolo è il voto.

ANDIAMO A VOTARE

Comunque, perunque e quantunque!

Li spazziamo via da lì in un fiat! Tutti a casa! Tutti a casa!

Conosciamo il piano e sappiamo chi tira i fili, ed a loro dobbiamo dire Basta! Con il voto. Non c’è altro da fare, verrebbe da dire…

Il traguardo è la presidenza in europa…Sapete che la prossima volta che toccherà all’Italia, dopo l’anno prossimo, sarà tra quindici anni? E lo sapevate che per ventanni dal 2014, pagheremo cinquanta miliardi annui, un mutuo che schiaccerà completamente le famiglie italiane.

Ma lì non devono arrivare. Sarebbe un peccato perdere l’occasione di andarsi a sedere in europa.

Proveremo a sradicare i borghezio e le zanicchi, ormai anacronistiche, per infilarci nuovi cittadini.

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