Esistono posti sulla Terra dove ad essere addotti non sono gli umani ma gli alieni. Stiamo parlando dell’ultimo video proveniente dalla Russia, dove un videoamatore riprende un elicottero intento a trasportare un vistoso disco volante per le campagne della città di Irkutsk.
La scena, alquanto insolita, nasconde tuttavia dei particolari su cui vale la pena di riflettere. Innanzitutto dobbiamo identificare a grandi linee il tipo di elicottero, per avere una idea delle reali capacità di carico. È quasi impossibile affermarlo con certezza, ma a grandi linee dovrebbe appartenere alla serie Mil-mi-*. Viste le caratteristiche del trasporto eccezionale non sarebbe la prima volta che un Mil-mi-26 viene impiegato per questi compiti.
È stato utilizzato per le operazioni di contenimento e di soccorso nel disastro di Chernobyl e più recentemente nel 2009 è stato protagonista di un volo storico da Ginevra a Genova trasportando il catamarano Alinghi che, come si può notare nel video, è di dimensioni maggiori rispetto al possente elicottero russo. Il Mil-mi-26 ha una capacità di carico di 20.000kg ed il catamarano, senza i 21 quintali dell’albero caricati invece come “bagaglio a mano” su di un Super Puma As 332 C1 coordinato da Avionord, pesa la bellezza di 12 tonnellate. Tutto regolare dunque. Questo non ci deve far pensare che il video sia un effetto CGI per via della differenza di dimensioni tra l’elicottero e l’oggetto trasportato. A maggior ragione se si pensa che un ipotetico velivolo extraterrestre sia realizzato in lega leggera, o almeno così dicono i sostenitori dei dischi volanti.
Un catamarano non ha di certo una sagoma discoidale, questo è vero. Quindi invece che agganciarlo con dei cavi in superfice bisognerebbe “imbragarlo” facendoli passare sotto la “pancia” del disco volante, proprio come possiamo notare nel video.
C’è però un particolare che dovrebbe attirare attenzione in quanto discutibile anche in virtù del fatto che le ruote dell’elicottero non sono retrattili o, almeno in questo caso, non sono state retratte dai piloti. Perchè allora anzichè agganciare il peso al baricentro dell’elicottero con un cavo solo, come nel caso del catamarano, sono agganciati tutti e 4 i cavi? Non credo sia la soluzione migliore dato che l’oggetto deve essere piuttosto libero nei movimenti per non vincolare troppo il mezzo di trasporto e per evitare di farlo cadere nel caso di vento improvviso o di spezzare una ruota.
Per renderci conto delle reali dimensioni dei due oggetti con delle semplici stime “ad occhio”,dovremmo vederli da fermi, non in volo e possibilmente non attraverso un video sgranato di youtube. La sensazione che si ha all’inizio del video è che l’oggetto sembri più grande dell’elicottero mentre verso la fine sembra l’esatto contrario.
A circa 1:01″ la sagoma che prima sembrava perfettamente discoidale improvvisamente assume le sembianze tipiche di un carro armato o un mezzo anfibio. Troppo pesante? Si, ma come l’esperienza di Alinghi insegna il carro armato può anche essere trasportato smontato in alcuni suoi pezzi e senza armamenti. Il famoso T-80 russo, ad esempio, è “modulare”, come viene spiegato da Wikipedia:
La protezione passiva è stata in seguito ulteriormente aumentata con l’adozione della corazza reattiva (ERA) “Kontakt-1”, efficace soprattutto contro colpi HEAT e HESH. I “mattoni” di ERA coprono l’arco frontale della torre (circa 40° per lato), la piastra frontale, la parte alta dei lati dello scafo e il cielo della torretta. Essendo comunque una protezione modulare, è possibile trovare carri con una disposizione delle mattonelle differente. I mezzi così modificati sono stati denominati T-80BV. È possibile installare l’ERA anche sulle versioni precedenti.
Come se non bastasse, a 0:49″, appare nell’angolo in alto a destra un oggetto scuro in movimento, che esegue un paio di manovre prima di scomparire. Poi, come sempre, la memoria del cellulare o della macchina da ripresa inspiegabilmente si riempie e non permette di seguire tutto il volo dell’elicottero. CGI? Forse, ma potrebbe trattarsi anche di un fenomeno naturale. Non si riesce a distinguere nulla di conosciuto o definito da quella macchia scura. È stata inserita da qualcuno per rafforzare di più la teoria del trasporto alieno?
Tutti questi dettagli fanno propendere per una normale operazione di trasporto, visto i costi sicuramente più alti per spostare mezzi che hanno un autonomia di soli 300km contro gli oltre 2000 di questi grossi elicotteri. Che dire poi di materiale militare come radar, pezzi di artiglieria, casse di munizioni etc..? Non sono esperto di computer grafica per poter affermare che sia i cavi che l’oggetto siano stati ritoccati, ma anche dovendo scartare questa ipotesi la teoria del disco volante non avrebbe senso. Perchè trasportare un velivolo del genere alla luce del sole sorvolando a bassa quota un centro abitato quando da sempre gli ufologi ci spiegano che l’interazione uomo-alieno è volutamente ed affannosamente tenuta in stretto segreto dai governi di tutto il mondo, Russia e U.S.A in primis? Se è così tanto leggero non lo si poteva camuffare all’interno di un autoarticolato per tenerlo al riparo da occhi indiscreti? L’unica prova a favore del disco volante è solamente l’apparente forma dell’oggetto trasportato. Non sembra un pò poco se confrontato con tutte le possibili “alternative” fino a qui elencate? Del filmato ne esiste un’altra copia, ad una risoluzione migliore, caricato però da un altro utente il giorno 18 Maggio 2011 -- si tratta probabilmente dell’originale -- dove la scena è decisamente più accelerata. Giudicate voi…