Lo scorso fine settimana sono scappata nella mia casina di montagna in Trentino. Quando sono lassù, tra le Dolomiti, ritrovo la mia pace. Ora poi è un periodo meraviglioso perché è tutto in fiore e i paesini non sono ancora assaliti dai turisti.
La vera poesia è però nel bosco: camminare nei muschi soffici e tra le foglie secche, respirare il profumo della resina, raccogliere le pigne,
seguire le piume di corvo, attraversare un guado, immergere le mani nell’acqua limpida e gelida di torrente, avvistare un daino, ammirare i piccoli fiorellini delle fragole..
questo è il mio paradiso! Se poi ci aggiungete una cena gustosa in una trattoria tipica e poi un bel film sotto le coperte non potete non rilassarvi! La lettura è un’altra passione a cui amo dedicarmi quando sono lassù.
. oltre ai miei mattoni universitari non poteva mancare un libro a tema: “L’intelligenza dei fiori” di Maurice Maeterlinck.“La pianta tende a un’unica meta: elevarsi verso il cielo per sfuggire alla fatalità che la avvince alla terra; infrangere la pesante e tetra legge, liberarsi, rompere la sua angusta sfera, inventarsi o invocare ali, evadere il più lontano possibile, vincere lo spazio nel quale il destino l’ha relegata, avvicinarsi a un altro regno, penetrare in un mondo animato e in movimento (…) Si direbbe che davvero le idee vengano ai fiori allo stesso modo in cui vengono a noi. Essi brancolano nello stesso buio, incontrano gli stessi ostacoli, la stessa volontà avversa, nel medesimo ignoto; conoscono le stesse leggi, le stesse delusioni, gli stessi trionfi lenti e difficili. Sembra proprio che i fiori posseggano la nostra pazienza, al nostra perseveranza, il nostro amor proprio; la stessa intelligenzavaria e ricca di sfumature, quasi le stesse speranze e gli stessi ideali. Lottano, come noi, contro un grande, indifferente forza che poi finisce per aiutarli. La loro creatività non solo segue gli stessi metodi prudenti e minuziosi, gli stessi faticosi sentieri, stretti e tortuosi, ma anche quei balzi inaspettati che permettono all’improvviso di raggiungere un punto fermo pur essendo partiti da un’idea vaga”
Un testo un po’ ostico a tratti per i non esperti di botanica, ma che racchiude un illuminante messaggio di vita: la consapevolezza che non è solo il genere umano ad avere difficoltà e che a volte basterebbe guardare le immense fatiche delle radici di un albero per raggiungere il suo nutrimento per avere il più semplice dei raffronti.Quest’aspetto antropomorfo delle piante si riscontra in tutto il testo, le metafore ed i racconti sono splendidi poiché frutto del lavoro di un osservatore attento e paziente che ama profondamente il mondo vegetale.
E voi? Credete nell’intelligenza delle piante? Siete appassionati di boschi?
* Maurice Maeterlinck, L'intelligenza dei fiori, Bologna, Edizioni Pendragon, 2011.