Il ciliegio della nonna
Voi non so, ma io son stufa.Sarà che con l'età il risparmio energetico acquisisce un suo perché. O sarà che son stufa. Da queste parti si dice agra, che rende bene il concetto.
In realtà non ho nulla di cui lamentarmi.Ho trovato un buon lavoro. Esco di casa alle 13.57 ed alle 14.00 son già in ufficio, per dire. Poco stress negativo, come già vi raccontai.Ci pago il mutuo, procaccio il cibo, ma anche qualche sfizio che di questi tempi, come diceva uno dei capi più antipatici che abbia mai avuto è grasso che cola.
Ho una casa da mandar avanti, ma in due, cioè la sottoscritta ed il Piezz'e Core non è poi così complicato. Capita che gli faccia il salame al cioccolato così al volo solo perché ne ha voglia, o che si frughi nel frigo deserto perché tutto fa fatica. Oggi sono venuta a casa a pranzo, mi sono messa in mutande ed ho tagliato un po' di frutta buttandoci sopra dello yogurt. Solo per non cucinare. PdC ha quasi 12 anni e ricordiamoci che sa cucinare e far la lavatrice. Niente a che vedere magari con un bambino di 1 anno che si sporca in continuazione e lo devi cambiare tre volte al giorno (così mi dicono le brave mamme, perché io mica lo rivestivo ogni volta che si sporcava..). Insomma, due quasi adulti, mandar avanti la casa non è difficile.
Non ho grossi pensieri, la Nonna ha quasi 79 anni e ci mangia il riso in testa a tutti. Non ha particolare bisogno di aiuti e dopo 10 anni di malattia del Nonno, anche solo andare in visita anziché correre a destra ed a manca tra usl ed ospedali, sembra un sogno.
Butto lì delle cose a caso, non perché mi mandiate affanc dandomi dell'ingrata. Potete farlo, sia chiaro, sia pubblicamente che solo dentro di voi. Ma non è questo il senso del post.
E' che a tutto questo ci si è arrivati con immane fatica (e qualche scivolata niente male, ma non vi tedio con i dettagli)..Non so se sia nato prima l'uovo o la gallina, ma succede che quando ero ragazza ce l'avevo a morte coi privilegiati. Non perché gli invidiassi il moncler o le timberland, che tra l'altro non mi sarei messa comunque. Ma per lo spreco delle opportunità. Tipo sentire che il figlio del farmacista è fuggito perché non aveva il coraggio di dire ai suoi che non aveva fatto nemmeno un esame. Quando io sognavo un liceo ed una laurea ed ho fatto l'istituto tecnico. Per scelta, sia chiaro, perché volere è potere ed io avrei potuto posticipare alcuni obiettivi e farlo comunque, ma ho scelto diversamente.Poi succede che i privilegiati ti stanno un po' meno sulle palle, un po' perché hai talmente tanto da fare che ti fa fatica anche avercela con qualcuno ed un po' perché capisci che magari se eri privilegiata sprecavi anche tu, chi può saperlo?
Poi succede anche che mi rilasso ed improvvisamente mi costa fatica essere sempre sul pezzo, soprattutto quando non è così necessario. Oppure magari mi son resa conto (lo sapevo, eh?!, ma son pur sempre un'inguaribile ottimista) che anche se è necessario, poi non serve. Tipo che ho 27 anni di contributi, sempre poche ferie, quasi niente maternità, non cammini dal mal di schiena, ma vai lo stesso a fare il tuo dovere. Torni prima dalle ferie perché ti sembra giusto, e poi ti licenziano lo stesso.
O magari fai come me, che son sempre stata formichina, dal far la spesa al rinunciare alle vacanze e poi che ne so, visto che son avariata mi ammalo di nuovo e track!, tanti saluti a tutti.
No, non mi ha dato di volta il cervello, continuo a pagare il mutuo affinché almeno PdC un giorno abbia un tetto sopra la testa senza condividerlo con la BnL. E continuo a lavorare anche se sto pensando a come gestire meglio il mio tempo ed averne di più di libero. Ed alla sera comunque continuo a non andare a letto se prima non è tutto in ordine e tutti i piatti lavati e nemmeno una briciola per terra.
Son pur sempre io.
Ma tornando all'uovo ed alla gallina, non so se mi sono rilassata perché son diventata più indulgente (soprattutto verso me stessa) o viceversa.
Mi piace questa Barbara nuova, che se non ha voglia di fare una cosa e non casca il mondo a non farla, non la fa. Che mette la sveglia mezzora dopo perché stasera si va a letto tardi e pazienza se domani non c'è niente di pronto per far cena.Che siccome è riuscita a ridurre la rata del mutuo coi risparmi, allora si paga un aiuto domestico e udite! udite! non si sente in colpa per questo.Che non ha più voglia di portar pazienza con tutti ed a quegli amici che dicono sempre fatti sentire, mi raccomando ma loro non si sentono mai, sorride amabilmente e poi se li dimentica.
Che ogni tanto si butta sul letto in camera, coi cuscini al posto dei piedi così si prende tutta l'aria che entra dai velux.
E non fa nulla, nemmeno pensa, prende il fresco, perché tanto c'è tempo. C'è tutta la vita davanti, anche se ce n'è tanta dietro.
Mi sono ispirata a PdC, ogni tanto salgo e lo vedo disteso a letto che non fa nulla. Non gioca, non legge, se ne sta lì in mutande con espressione sognante. In quei casi non lo disturbo mai, né lo riporto alle realtà o gli ricordo che ci sono i compiti, il disordine e qualsiasi diavoleria io sappia farmi venire in mente perché bisogna sempre far qualcosa.
Invece ho imparato da lui. E mi concedo lo stesso lusso. Non far nulla, di apparentemente utile.Ma far molto, di utilissimo per me.
Vado a sfornare il pollo.
Sì, lo so, ci sono 1000 gradi fuori, ma la Mamma è sempre la Mamma. E Ciccio aveva voglia del pollo, quello dorato, con la crosticina.