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Elogio di Pirlo

Creato il 17 giugno 2014 da Giulianoguzzo @GiulianoGuzzo

Pirlo

Come si fa a non innamorarsi di Andrea Pirlo? Non è più un ragazzino ma tira divinamente e quando tocca palla state pur tranquilli che non sbaglia mai, o quasi: durante Italia-Inghilterra, per dire, ha effettuato qualcosa come 108 passaggi, dei quali 103 andati a segno con una percentuale di successo del 95%. Sublime, incredibile e ascetico, sono stati costretti a scrivere di lui, dopo la partita, i giornali inglesi.

Come si fa a non innamorarsi di Andrea Pirlo? E’ un simbolo della nazionale già dai tempi dell’Under-21, fu il primo a segnare a Germania 2006, sei anni dopo, nel 2012, il quotidiano inglese The Guardian lo classificava ancora come l’8º calciatore più forte al mondo e nella partita dell’altro giorno ha ricordato a tutti di che pasta è fatto, con una punizione da brividi ed una finta magistrale che ha permesso a Marchisio di segnare.

Come si fa a non innamorarsi di Andrea Pirlo? Un recente sondaggio internazionale condotto su un campione di 1200 persone di età compresa fra i 18 ed i 55 anni provenienti da ben 103 Paesi ha rilevato come, col 21% dei voti, il “metronomo bresciano” – chiamato così per la proverbiale precisione degli schemi che costruisce come regista e l’abilità con cui è solito muovere la squadra – sia il calciatore più amato del pianeta.

Come si fa, insomma, a non innamorarsi di Andrea Pirlo? Peccato solo che nel suo libro, Penso quindi gioco (Mondadori, 2013), sia stato fin troppo chiaro: «Dopo il Mondiale 2014 in Brasile smetterò di giocare con l’Italia, appenderò il cuore al chiodo». Nella speranza che abbia già cambiato idea e che le sue parole non siano affidabili come i suoi piedi, godiamoci quindi quel che lui, il maestro, ha ancora in serbo per noi: di certo non deluderà.



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