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Elsa Fornero, la ministra alla Caritas

Da Mirella
Una volta si diceva: "Liberisti col culo degli altri". Elsa Fornero, la ministra alla Caritas, arriva a vette inarrivabili: "L’unico vero welfare nella storia di questo paese l’hanno fatto San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giovanni Bosco".
Mentre smantella (l'inefficace e inefficiente, concordiamo) Welfare State italiano, a colpi di Clava, la Professoressa, ribattezzata da Alessandro Robecchi "la ministra alla Carità", ci racconta il mondo che vorrebbe.
Beata lei: vede il Vaticano tendere una mano come Francesco d'Assisi ai poverelli. Ma voi vi immaginate Tronchetti Provera e Afef imitare gli americani e fondare qualcosa di simile alla Bill e Melinda Gates Foundation?
In Italia è dai tempi del Pio Albergo Trivulzio (quello originale, non quello di Mario Chiesa...), della Fanciullezza Abbandonata (onore al merito anche alla Signora Toffoloni), dell'Opera Pia Colleoni, e della Mensa dei Poveri, che non si vedono all'opera i "ricchi benefattori" che, per guadagnarsi una fetta di Paradiso, regalano un po' di patrimonio a chi non ha niente. La Big Society in Italia fa acqua da tutte le parti, se vi fa sorridere immaginare Afef nelle vesti di Melinda Gates, che rinuncia a metà del patrimonio per vaccinare i bambini in Africa...
Ma la nostra Ministra alla Caritas, la Tatcher de' noantri, è inflessibile.
Diceva Nenni: “...un governo di emergenza, affidato a personalità cosidette eminenti, a tecnici, a servitori disinteressati dello stato che, nella realtà del paese qual è, sarebbe stato il governo delle destre, con un contenuto fascistico-agrario-confindustriale...”
Ecco com'è finita l'Italia, dopo il ventennio berlusconiano.
Ah, gentile Corriere della Sera, i NO TAV non hanno ammazzato nessuno, e per fortuna: ma Luca Abbà, 37 anni dei No TAV, è rimasto folgorato (e non sulla Via di Damasco...). I No TAV dagli anni '90 hanno già pianto i loro morti, come Edo e Sole. Basta, please, basta morti.

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