Civitanova, 9 novembre 2011 - E’ LA STORIA di Olga e di Elvis, due anatre che — è proprio il caso di dirlo — si vogliono un mare di bene. Il loro feeling è nato sulla spiaggetta del porto e nel mare antistante, proprio davanti al baldacchino del pescatore Andrea Vallesi. E ci sono pure i “sensali”, in questa saga d’amorosi sensi. Sì, perché sono stati dei personaggi del posto, alcuni mesi fa, ad affiancare con atto d’imperio lui a lei, che in quel microcosmo terracqueo si barcamenava sola soletta già da qualche tempo. S’era affezionata all’habitat, si lasciava avvicinare, aveva cibo a volontà grazie alla sollecitudine di qualche cuore d’oro, e allora perché andarsene da lì? In un baleno è diventata la mascotte dei pescatori e di chiunque si fosse imbattuto in lei, sulla terraferma o nelle acque del bacino, fino all’imboccatura del porto e anche oltre quelle colonne d’Ercole. Volasse o nuotasse, alla fine sempre lì restava. E lui? Affinché non facesse scherzi da prete e se la squagliasse già dopo la prima notte di nozze, a Elvis hanno subito tagliato le ali. Ma non ce n’era nemmeno bisogno, a giudicare da come s’è appiccicato a lei e dalle premure che le riserva. Un coccolone, insomma. E pure geloso. Guai ai gabbiani, se osano avvicinarla troppo. E a marzo, dicono gli esperti, tra le due anatre ci potrebbe addirittura scappare la… cicogna. E in tanti farebbero cin cin!
All'inizio mi ha fatto sorridere, ma quando sono arrivata al taglio delle ali mi sono infuriata. Qualche omuncolo che si sentiva in gabbia, con le ali tarpate, come si suol dire, ha pensato bene di replicare infliggendo a un povero animale ciò che lui sentiva di subire. Avrà pensato, il pescatore: "perché solo io condannato io a non poter mollare la moglie?"