In queste ore, come rende noto Celestina Villa (Prc), questa email tenta di sensibilizzare il consiglio comunale sulla penosa vicenda dell’inceneritore. Possibile che 200 Comuni italiani abbiano scelto la strategia “rifiuti zero” mentre a Cremona l’inceneritore resta saldo come dente del giudizio nella mascella di un caimano?
Egregio Signor Sindaco, Egregi Consiglieri Comunali del Comune di Cremona,
poiché costituite il principale organo di rappresentanza democratica
della popolazione e siete investiti della funzione di indirizzo e
controllo del Governo della Città,
vi sollecitiamo ad assumervi le vostre responsabilità nel prossimo
Consiglio Comunale convocato lunedì 24 febbraio.
Identificare sin d’ora una data certa per lo spegnimento
dell’inceneritore non significa sottovalutare la complessità
tecnico-organizzativa necessaria per rendere realizzabile l’intero
processo; significa invece rafforzare e dare concretezza ad una scelta
politica convinta e volta a cambiare la situazione presente.
Significa passare dalle parole, dai buoni propositi all’azione
amministrativa e quindi ai fatti.
Già oltre 200 Comuni italiani hanno adottato la strategia ” Rifiuti
Zero”, realtà ben consolidate con esempi funzionanti e ripetibili
anche a Cremona.
Vent’anni fa avviare l’inceneritore è stato un atto pesante contro la
volontà chiaramente manifestata con il referendum dai cittadini
cremonesi, è stata una scelta contro il diritto delle persone di
vivere in un ambiente sano.
Sono passati tanti anni: è arrivato il momento di rimediare all’errore
di allora e cambiare strada.
Scegliete col vostro voto la salute dei cittadini e la democrazia.
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