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Email segreta: Laura Carlino annuncia la sua “discesa in campo”, e lancia accuse irripetibili all’assessore De Bona

Creato il 20 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Assessori “inetti” nella giunta Perri, mentre l’assessore alla cultura Irene Nicoletta De Bona viene definita in modo irripetibile, con una violenza di linguaggio che lascia sbigottiti, e considerata “assolutamente inadeguata” al ruolo che attualmente ricopre.

Email segreta: Laura Carlino annuncia la sua “discesa in campo”, e lancia accuse irripetibili all’assessore De Bona

Laura Carlino

“L’anello più debole” in una giunta che comprende “tanti inetti” è l’epiteto minore. Il peggiore è addirittura “caso umano”. Sappiamo che non è assolutamente così e l’assessore merita rispetto. Forse Laura Carlino avrà scritto la sua email in un momento di forte tensione: certo non ammira l’assessore De Bona! La quale ha un degno curriculum, rispetto a colleghi di giunta più deboli, e si trova in una posizione realmente scomoda, anche perché il Comune su Commercio, Turismo e Cultura ha ormai poche competenze e pochissime risorse.

E questo Laura Carlino lo scrive in un’email programmatica che annuncia la discesa in campo cercando seguaci per la sua lista e la sua strategia, e quindi compie una legittima operazione di coinvolgimento.

In un clima di resa dei conti con la giunta Perri e il centrodestra Laura Carlino annuncia così la “discesa in campo”: intende infatti costruire una lista, presumibilmente civica. Un’intenzione che risulta da più fonti.

Vincere sarà ben difficile per Laura Carlino. Allora perché si candida? Sarà a sostegno di altri, forse di un candidato proveniente dalla società civile e a una formazione di centrosinistra assai moderata? La stima di Carlino per Pizzetti è molto alta.

C’è anche uno strano legame Carlino-Alquati, mentre si dice che Jane Alquati abbia chiesto un incontro da mesi con Pizzetti. Il deputato Pizzetti però ha sempre smentito giochi strani. E’ un moderato, ma di centrosinistra. Quindi i punti di domanda sono ancora molti. Da quanto si è capito si vede il vecchio che avanza. E a noi questo non piace. Carlino conosce bene la politica cremonese, è ben nota, sa essere trasversale, però non si vede che rinnovamento porti. Ambisce a un ruolo? Una presidenza di un ente? Non si sa. Quanto al deputato Pizzetti, porta la croce come tutto il Pd, che si trova a reggere il peso tremendo del governo Monti. Fughe a destra sono impensabili dopo quanto hanno sopportato gli elettori.

Si chiede un rinnovamento forte: ci saranno molti meno soldi, bisognerà pure prepararsi ad amministrare in modo diverso. Chi non lo vede? Né ci si potrà piegare ai benestanti trascurando mezza città e provincia. O avremo i Romney che dichiarano che i poveri non interessano? Il Pd, con Titta Magnoli segretario provinciale, ha il grande obiettivo dell’autonomia della politica, del ringiovanimento, del cambiamento. E’ questo che merita sostegno, ma non senza i contenuti sociali che la Federazione della Sinistra e Sel propongono. Merita sostegno il centrosinistra, rispetto allo sfacelo del centrodestra, ma non piegandosi alla Chiesa troppo presa dagli interessi economici che già gli stessi cattolici criticano più o meno in silenzio. I cittadini si aspettano che le istituzioni cambino molto e diventino più efficienti, ma non certo più ingiuste!

Si chiede che chi vuole candidarsi si spieghi, dica chiaramente che cosa vuole fare: non per scoprire le carte ed enunciare i progetti punto per punto, ma almeno dichiarando gli obiettivi principali, dando un’idea comprensibile. Si assiste invece a un turbinio strano, a movimenti tenuti nascosti.

L’amicizia fra Bonali e Carlino non è un’invenzione da gossip, perché i due (e non è una colpa) si confrontano su temi politici. Sarebbe stato bello fare di tale confronto un momento pubblico. Invece no, a Cremona non si può. Ci si concede solo l’idea di una cena all’Anfass con i rispettivi conforti (questo è gossip, ma cordiale). L’idea del museo diffuso è sostenuta con forza da Laura Carlino, che fa riferimento alla Germania e alle prospettive di incremento turistico.

Daniele Bonali ovviamente non lascerà il Pd. Forse, più che alla cultura, si dedicherà alle politiche giovanili. Si vedrà. Ma rispondere a una domanda sulle proposte non significa svelare i piani in tutti i dettagli (non lo fa nessuno), bensì solo enunciare i punti essenziali. Dunque perché questo clima così strano? Perché questa è Cremona.

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