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Emanuele Pirro scommette su Hamilton – intervista esclusiva

Da Carlo69 @F1Raceit

Incontriamo Emanuele Pirro alla premiazione della Henry Morrogh Racing Drivers School.

Emanuele Pirro è stato premiato durante la serata svolta presso il Park Hotel di Vallelunga. Abbiamo colto l’occasione per scambiare con lui qualche idea sul mondiale di F1 che sta per partire in Australia.

Dopo le prove ad Jerez ed a Barcellona, che idea ti sei fatto dei valori in campo?

Come tutti gli anni, non vediamo l’ora che presentino le macchine perché si spera di capire chi sarà il campione del mondo, ma non si capisce nulla. Non vedi l’ora che inizi il primo giorno di test perché credi di capirci. Poi non vedi l’ora che arrivi l’ultimo giorno di test perché tutti scoprono le carte. Arriva quel giorno e non dico che non ci capisci nulla, ma ci capisci poco. Questo perché, oltre che Barcellona è stata bagnata per un paio di giorni, sappiamo che la F1  è una continua evoluzione. C’è chi parte bene ma poi è un continuo rincorrersi e superarsi.

Tutto per dire poi che i risultati che si sono visti sono chiari. La Mercedes va bene, alla McLaren manca qualcosa. La Red Bull è la più grande incognita, perché, a parte dei long run molto veloci, non hanno fatto dei grandi tempi, ma la storia ci insegna sia che loro si sono sempre coperti, sia che negli ultimi anni sono stati i più bravi. Stranamente rispetto ad altri anni alla Ferrari sono tutti contenti. Oltrettutto ho avuto modo di fare con loro un week end sulla neve. Sono fiduciosi, anche perché sono abituati a partite rincorrendo. Questi sono i soliti noti. La Sauber è venuta fuori con cose interessanti ed innovative perché hanno gente brava. Questa è una analisi data dai fatti emersi fino ad ora.

Tu che sensazioni hai?

La mia sensazione è che vedo molto bene Hamilton. Lewis è uno dei più forti del mondo ed ha una grande forza dentro, e negli ultimi anni con la McLaren si è un po’ spento, per diversi motivi. A volte cambiare aria ti riaccende. Lui è entrato in Mercedes con grande entusiasmo. Se la macchina lo asseconda, avremo un Hamilton più forte di quello che abbiamo visto negli ultimi due anni.

Sarà un bel banco di prova per Nico Rosberg.

Se ti vuoi consolidare ti devi misurare con i migliori. Questo sarà anche un metro di valutazione sullo Schumacher dello scorso anno. Se quest’anno Rosberg dà del serio filo da torcere ad Hamilton, significa che se lo Schumacher dello scorso anno aveva una macchina forte, poteva vincere gare e magari anche il mondiale. Se Hamilton batterà costantemente Rosberg, sarà ridimensionata la figura di Schumacher. Anche se poi è sempre tutto relativo. Ti faccio un esempio. Quando Elio De Angelis era in squadra con Nigel Mansell, batteva l’inglese. Quando Elio era in Brabham con Riccardo Patrese, Riccardo era più veloce. Quando Patrese si è trovato in squadra Mansell, Patrese doveva andare più veloce di Mansell. Invece Mansell andava più di Patrese. Dipende quindi da tante cose, dal momento, dalla macchina, da una serie di fattori.

Io ho sempre sostenuto che è impossibile tenere il massimo della forma per tutta una stagione e per tutta una carriera. Questo è accettato in tutti gli sport. Nel confronto con atleti di pari talento, magari sei un momento in grande forma, in altri no, sia fisica, che psico-fisica. Nel Motorsport ancora questo non è ben accettato, ma è una realtà di fatto. Alonso dell’anno scorso, prima della serie nera degli ultimi Gran Premi, era il miglior Alonso di tutta la carriera. Tante alchimie si sono messe insieme, il cerchio si chiudeva sempre, lui spingeva sempre oltre i suoi limiti ed ha fatto una stagione pazzesca. Ma non è scontato che Alonso sarà altrettanto bravo quest’anno.

Quando vedremo Emanuele Pirro commissario FIA durante i Gran Premi?

Ad oggi è prevista la mia presenza in Germania e in Giappone.

La FIA ha creato una nuova commissione di cui ne fai parte.

Dalle normative del CIO, il Comitato Olimpico, ogni Federazione deve avere una rappresentaza di atleti in seno alla commissione stessa. Hanno fatto questa commissione di 8 piloti, con presidente Emerson Fittipaldi. Già me lo avevano anticipato e la CSAI stessa lo scorso mi aveva chiesto se mi poteva interessare. Jean Todt mi aveva già annunciato, ufficiosamente, di far parte di questa commissione. Lo faccio con piacere. Ci sono 8 piloti che coprono le diverse discipline del Motorsport.

 


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