Il Comune è chiamato ad affrontare una delle sfide più difficili, quella abitativa, che dopo anni di crisi economica e sociale, sommata alle difficoltà di bilancio dell'Aler, continua a peggiorare.
Dati inquietanti sull'emergenza abitativa sono stati diffusi oggi nella riunione della commissione comunale che ha affrontato il settore che il Comune intende affrontare con maggiore impegno. Il 20% degli annunci immobiliari della provincia di Cremona riguarda la città, con 2.500 annunci di cui Duemila in vendita e 500 in affitto. Risultano in tutto 7.600 edifici, di cui 300 inutilizzati. Il 34% degli abitanti vive in affitto. Il tasso di morosità, cioè di inquilini che non pagano l'affitto delle case popolari del Comune, è raddoppiato, arrivando al 12%, per un ammanco di 300mila euro annui. Il Comune sta creando un Osservatorio casa e un Sistema casa per una gestione integrata e la prevenzione degli sfratti e delle emergenze sociali, che riguardano anche lavoratori precari e persone divorziate, fra le nuove fragilità.
Il Comune, come ha confermato l'assessore al Patrimonio Andrea Virgilio, intende cessare la convenzione con l'Aler e tornare a gestire le proprie 800 case ora affidate all'azienda regionale di via Manini.
In tutto il Comune ha 1.080 alloggi popolari. Ne ristrutturerà circa 80 entro l'anno.
I dati risultano da un lavoro impostato dall'ex assessore Ceraso, forse sottovalutato dall'amministrazione Perri. È un problema complessivo che matura e peggiora da non pochi anni.
Il consigliere Luigi Amore (Obiettivo Cremona con Perri) ha criticato l'assenza dell'assessore al bilancio Maurizio Manzi, visto che servirà un impegno economico.