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Emergenza caldo: 800 anziani assistiti

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Emergenza caldo: 800 anziani assistitiIntervento congiunto per aiutare gli anziani che vivono soli alle prese con l’emergenza bioclimatica.
Anche quest’anno nel ferrarese si sta realizzando il piano mirato a sostegno delle persone in particolari condizioni di fragilità per affrontare la stagione estiva e le ormai numerose ondate di calore. Si tratta soprattutto di anziani che vivono soli, in condizioni che determinano a volte particolari situazioni di isolamento. Un’altra categoria particolarmente a rischio che necessita di un attento monitoraggio è costituita dagli ultrasettantacinquenni soli, che sono dimessi dagli ospedali del territorio provinciale.
Ad oggi, gli anziani in carico – ovvero seguiti tramite contatti settimanali – sono circa 800, suddivisi equamente tra la città di Ferrara ed i 7 comuni del Distretto Sud Est che hanno aderito al progetto: Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Codigoro, Massa Fiscaglia, Migliarino, Migliaro.
Il piano viene attuato con le attività di telemonitoraggio e teleassistenza gestite da Cup 2000, per tutta l’estate 2012 fino al 15 Settembre.
Il nucleo operativo è composto da operatori di provata esperienza nel settore sociale e sociosanitario e da volontari appositamente formati.  Gli operatori del call center e-Care di Ferrara provvedono a contattare al telefono, almeno una volta la settimana, gli anziani in carico nel servizio di Teleassistenza – per accedervi si può contattare il numero verde, sia l’anziano previa autocandidatura, sia una familiare -, per verificarne lo stato di benessere e gli eventuali bisogni.
Il colloquio telefonico è strutturato in modo tale da controllare il livello di autonomia dell’utente nell’organizzarsi contro il caldo, il suo eventuale stato di disagio psicofisico, la sua tendenza a bere a sufficienza, la disponibilità della sua rete famigliare o sociale di supporto, o l’eventuale presenza di reti di vicinato.
Gli operatori del call center effettuano dunque un monitoraggio attivo sulla situazione del territorio provinciale coinvolto, e qualora riscontrino situazioni in cui si renda necessario un intervento di natura sanitaria o sociale, provvedono ad attivare il soggetto titolato a risolvere la criticità – protezione civile, ospedali, assistenti sociali, enti locali, volontariato -, sempre nell’ottica della collaborazione in rete tra tutti i soggetti che partecipano al piano.
É possibile contattare il numero verde – 800.072.100 – anche per ottenere servizi di accompagnamento, in collaborazione con il progetto Giuseppina, e altri servizi – piccole manutenzione domestiche, riabilitazioni, compagnia – o aiuti economici, per retta casa protetta o assistente familiare. In quest’ultimo caso solo per i pensionati Inpdap poiché dal luglio scorso è attivo il progetto Casa, promosso dal Comune di Ferrara e da alcune tra le più importanti cooperative sociali del territorio, rivolto a pensionati ex gestione Inpdap e familiari di primo grado.
Nel corso delle ultime settimane il numero di cittadini – anziani o loro caregiver – che hanno contattato il numero verde per chiedere informazioni e/o servizi, è notevolmente aumentato. Dall’inizio del mese d’agosto sono oltre un migliaio le chiamate pervenute. Se a queste si aggiungono le circa 1000 telefonate effettuate settimanalmente verso gli anziani inseriti nel servizio di teleassistenza, si evince la mole di contatti gestite e la vastità della rete creata.
É evidente che il piano per la gestione delle ondate di calore, oltre ad affrontare il momento dell’emergenza, serve anche per rafforzare le reti sociali, e le opportunità di relazioni per il sostegno dei soggetti fragili o isolati.
Attualmente, sebbene siano passate già sei ondate dalla metà di giugno e ne stia transitando una settima che sta creando forti disagi non si registrano particolari emergenze.
La rete di supporto è pienamente attiva e gli anziani in carico saranno contattati tutti entro la giornata di mercoledì 22 agosto al fine di vagliare il loro stato di salute e, eventualmente, allertare i soggetti competenti. Quindi, da giovedì a sabato, saranno richiamati  – a seguito del perdurare dell’ondata di calore – gli anziani ritenuti più fragili al fine di vagliarele loro condizioni di salute.
Il piano di intervento è stato costituito dalla stretta collaborazione tra l’azienda Usl di Ferrara, l’azienda ospedaliera sant’anna, gli enti locali, la protezione civile, le associazioni di volontariato e del terzo settore. Per sviluppare concretamente le azioni del piano, previsto dalle linee guida emanate dalla Regione Emilia Romagna, sono attivi – dal 2006 nel capoluogo di provincia e dal 2009 in alcuni comuni del distretto sud est – tavoli tecnici governati dai Comuni. Questi, in stretta collaborazione con aziende sanitarie, rete dei servizi sociali, vigili del fuoco, forze dell’ordine e soggetti del terzo settore,  hanno il compito di sovrintendere e coordinare gli interventi di natura sociosanitaria ed assistenziale, mirati soprattutto alla individuazione e alla prevenzione di situazioni a rischio.

Quotidiano online di Ferrara


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