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Emergenza scuola al Sud

Creato il 17 marzo 2014 da Makinsud

Il difficile e complesso mondo della scuola è in grave allarme nella provincia catanese: la cittadina di Bronte si trova al centro dei riflettori a causa di ripetuti episodi di dispersione scolastica. Dalle indagini, svolte dai carabinieri, è emersa la leggerezza e la noncuranza di alcuni genitori che non hanno rispettato l’obbligo scolastico previsto per i figli, in quanto minori, dal momento che avrebbero disatteso il dovere di avviarli a scuola, per diverso tempo.

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I genitori denunciati sono in tutto nove e ciò che suscita più stupore è il fatto che i figli fossero regolarmente iscritti a scuola, ma che non vi venissero mandati dai propri genitori. La cosa più grave e preoccupante è che disattendere il dovere riguardo l’obbligo scolastico, da parte dei genitori, è collegato al fenomeno della dispersione scolastica che purtroppo caratterizza, ancora oggi, alcune zone di provincia e alcuni quartieri, in cui i più piccoli rischiano di essere strappati al loro futuro per rimanere sulla strada in balìa di situazioni più grandi di loro. Per questo motivo i carabinieri, che conoscono la zona, grazie ad accertamenti vari e ad informazioni dettagliate sono riusciti a trasformare sospetti che già avevano su episodi di dispersione scolastica, in certezze. Ciò ha portato alla tempestiva denuncia delle nove persone aventi potestà genitoriale, che alimentavano questa  piaga sociale. Tuttavia, il fenomeno, in questa specifica situazione, viene prontamente contrastato grazie, non solo all’efficiente intervento dei carabinieri, ma anche grazie alla collaborazione tra i comuni di Bronte e di Maletto,  da un lato e gli istituti scolastici dall’altro.

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  La situazione non è semplice, ma è delicata e complessa, in quanto spesso non si riesce facilmente ad avere la collaborazione necessaria da parte di tutte le istituzioni e degli organi competenti coinvolti per fronteggiare la dispersione scolastica. Tuttavia, nel caso degli istituti scolastici di Bronte, la sinergia tra le parti interessate ha dato i suoi frutti. In queste situazioni, altre volte gli organi competenti si scontrano con le famiglie, rivelando le pesanti situazioni di disagio sociale che hanno alle spalle. Per questo occorre battere il chiodo in direzione di una collaborazione sempre più stretta tra organi competenti che potrebbero migliorare il problema, vista  la sua complessità che oggi, nonostante le varie riforme scolastiche attuate dall’Unità d’Italia in poi, desta ancora delle preoccupazioni, seppur si tratta di episodi sporadici. La paura manifestata dall’opinione pubblica e dalle istituzioni è che questo fenomeno, da occasionale diventi frequente.


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