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E la situazione non fa che peggiorare. Intanto la Germania annuncia che accoglierà in maniera temporanea 5mila siriani a partire dalla prossima settimana, in particolare famiglie con figli che andranno ad unirsi ai 16mila che già vivono nel Paese. Il Ministro dell’Interno tedesco, Hans Peter Friederich, invita anche gli altri paesi dell’Unione Europea a fare lo stesso:
"Si tratta di un'accoglienza temporanea, non di un insediamento permanente", ha spiegato Friederich, che ha inoltre invitato l'alto commissariato dell'Ue per i rifugiati a organizzare un meettng proprio per coinvolgere attivamente gli altri stati membri.
L’allarme è scattato dopo che la situazione in Siria è precipitata vertiginosamente.
Nawaf Salam, Ambasciatore del Libano presso le Nazioni Unite, ha spiegato che oramai i rifugiati che sconfinati nel territorio libanese sono oltre un milione. Questa è una stima che tiene conto solamente dei siriani entrati senza aver fatto domanda di asilo politico, che sono ospitati da amici o parenenti nel Paese dei Cedri. Va specificato, infatti, che la cifra non riflette la situazione reale, in quanto sono migliaia le persone non registrate e che, al momento, non hanno accesso all’assistenza umanitaria e ai servizi di base.
I rifugiati si dirigono soprattutto verso Libano, Giordania, Iraq e Turchia.
Human Rights Watch (Hrw) ha diffuso, nei giorni scorsi, un nuovo rapporto che denuncia come questi ultimi tre paesi stiano, invece, respingendo migliaia di siriani in fuga dal loro Paese chiudendo le loro frontiere:
“Guardie di frontiera irachene, giordane e turche stanno spingendo indietro migliaia di persone che cercano di fuggire dalla Siria”.
Casa, salute e igiene. Sono queste le preoccupazioni delle agenzie umanitarie, che mettono in evidenza il bisogno di una strategia a lungo termine.
Intanto prepariamoci a veder aumentare, quasi del doppio, il numero dei rifugiati.
Fonte: AgoraVox Italia
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