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Emergenza uominicidio

Creato il 29 novembre 2013 da Symbel

La violenza sulle donne, soprattutto quella che si svolge tra le mura domestiche, o a causa di un compagno che non accetta la fine di una relazione o di essere accantonato per uno più ricco e mediamente più stronzo è da condannare, senza se e senza ma, anche perché tutte le violenze vanno denunciate e perseguite legalmente.
Di questo problema si dibatte negli utilmi mesi fin troppo, ancor peggio quando si tratta di femministi (uomini lecchini adulatori seriali) coniando anche termini improbabili come " femminicidio " e sfornando leggi ad hoc sull'onda emotiva dell'emergenza, che, detto tra noi, non esiste.

L'Italia è sicura

L'Italia è il paese occidentale con la minore incidenza di casi di omicidio e stupro sulle donne. Per fortuna, i dati, non i sondaggi di Donna Moderna, dicono questo. Anche perché l'unico dato certo è quello relativo a questi casi, sui quali non si scappa, perché vengono denunciati tutti, e nessuno finge ad esempio il proprio omicidio. In Italia si verificano ogni anno circa 160 omicidi di donne (lo 0.0005% della popolazione) e 600 omicidi di uomini. Tenendo conto che ogni anno muoiono circa 270.000 donne, gli omicidi costituiscono quindi lo 0.06% delle cause di morte femminili, rischio pari a quello di venire investiti da un trattore e magari perché lo guida una donna. 100 di questi 160 omicidi annui appaiono attribuibili a violenza domestica.
In Germania, per dire, sono il doppio per milione di abitanti e in Svezia, dove una settimana sì e l'altra pure va una troupe di Ballarò per farci capire quanto sono piì civili di noi, gli omicidi sono 10 volte tanto.
Quindi se si parla di violenza sulle donne è corretto comprendere tutti i casi, e si presume siano tanti, nei quali la violenza non viene denunciata, ed è giusto sensibilizzare, se piace anche con giornate internazionali dedicate, ma se si parla di emergenza femminicidio = omicidio di genere (puah!) il fenomeno, per i dati in possesso, non esiste nei termini con i quali ce ne parlano i media, anzi l'Italia è il paese occidentale (non solo europeo) più sicuro per le donne.

Chi è il violento nella coppia?

La violenza non dovrebbe avere sesso ma neppure senso, vittime e carnefici sono entrambi schiavi di un meccanismo perverso e degradante, che non porta benefici a nessuno, ma solo alla distruzione di tutto.
Prendo in prestito il testo dal sito www.paternita.info, (meravigliati? esiste un sito che parla dei problemi dei padri e degli uomini, Boldrini permettendo) per denunciare semmai un altro fenomeno, questo davvero sottovalutato:

"Se nel 1900 la violenza fisica, in prevalenza maschile, è stata ben individuata, elaborata, limitata, con leggi e nuova cultura, il nuovo secolo ci pone la sfida di sconfiggere una violenza sempre più psichica e sottile, programmata ed intelligente, una violenza molto pericolosa e distruttiva, spesso nascosta, cinica, collettiva ed opprimente, una violenza questa volta mossa in prevalenza dal femminile"

Ebbene sì, la vera emergenza è la violenza sull'uomo, quella psicologica e subdola, che ti lascia sul lastrico dopo una separazione, che ti priva del diritto di poter vedere i tuoi figli, quella che non ti ammazza a coltellate ma ti uccide ogni giorno, piano piano, goccia di fiele dopo goccia di fiele, "te l'avevo detto" dopo "te l'avevo detto", "non mi capisci" dopo "non mi capisci", "oggi ho mal di testa" dopo "oggi ho mal di testa", come una tortura cinese.

Il suicidio è uomo, marito, padre

Ne sono dimostrazione i numeri allarmanti dei suicidi in Italia tra i padri separati. Secondo i dati l'uomo commette più frequentemente suicidio (93% del totale) a causa di un disagio generato dalle separazioni e dai figli contesi, più di quanto non accada alle donne; la diminuzione del reddito a causa delle sanguisughe che spesso si celano dietro visini angelici, l'allontanamento dai figli, che spesso diventa affido esclusivo a causa di giudicesse conniventi, arma di ricatto e soppressione della figura paterna, mina gravemente la persona spingendo a comportamenti autodistruttivi, dipendenze, atti disperati.
Ma non ci sarà mai la giornata mondiale dell'uominicidio, anche perché sarebbe una scemenza come quella dedicata al femminicidio.

Chi appicca il fuoco in casa?

Se da quelli che vengono erroneamente definiti "omicidi passionali" si passa poi nello specifico alla violenza domestica bisogna sfatare il mito secondo il quale la violenza domestica è causata quasi sempre dall'uomo perché l'esperienza nel settore dice invece che sono le donne piuttosto ad istigare la maggior parte dei conflitti in ambiente domestico e credo che la statistica si gonfi comprendendo anche la suocera.

La letteratura sul fenomeno dice infatti che

- le donne commettono la maggior parte degli abusi su minori e anziani
- picchiano più frequentemente e gravemente i maschi
- commettono la maggior parte degli infanticidi
- quando uccidono adulti, maggior parte delle loro vittime sono uomini
- commettono il 50% degli omicidi coniugali
- l'82% delle persone hanno la prima esperienza violenta per mano di una donna

I ricercatori si spingono persino oltre affermando che "in tutto il mondo, le donne sono più violente degli uomini in ambiente domestico".

Riporto ancora dal sito paternita.info:

Si sente dire spesso che ogni 15 secondi una donna è vittima di violenza in ambiente domestico (statistica dal noto "Journal of Marriage & Family"), ovvero 1.800.000 di donne/anno subiscono aggressioni dal marito o fidanzato.. i media però IGNORANO L'ALTRO DATO dello stesso studio.. 2.000.000 di uomini/anno vengono aggrediti dalla moglie o fidanzata, e significa che UN UOMO E' VITTIMA DI VIOLENZA IN AMBIENTE DOMESTICO OGNI 14 SECONDI.
"Il rapporto sulla violenza di coppia (2001, Milano) mostra che il 38% dei mariti ha confessato di sentirsi spesso umiliato dalla propria consorte. Il 30% ha subito violenze [...] nel 48% dei casi la violenza femminile all'interno della coppia è PSICOLOGICA".

In conclusione

Insomma non esiste emergenza femminicidio, non dovrebbe nemmeno esistere il termine "femminicidio" perché esiste l'omicidio di uomini e donne ed è male, in ogni caso. Esiste un fenomeno diffuso di violenza domestica che però non è a senso unico, anzi.
La violenza sulle donne è un abominìo perché è violenza, non perché è sulle donne, le scarpe rosse da donna sparpagliate per le piazze dovrebbero essere affiancate da un paio di scarpe da uomo, nel caso dei padri separati probabilmente con le suole rotte.

Lauren Boldrin (collaboratore)

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