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Emergenza vaccini, rischio raddoppio mortalità

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Emergenza vaccini, rischio raddoppio mortalitàSi teme fallimento della campagna anti influenza

Il sequestro dei vaccini anti influenzali di Novartis e Crucell ha di fatto tolto dal mercato oltre 5 milioni di dosi su un totale di dodici che l'Italia utilizza nella sua campagna anti virale. Secondo i virologi se non si riuscirà a vaccinare tutti gli elementi più a rischio (anziani e bimbi) c'è la possibilità che durante l'inverno raddoppi la mortalità dovuta alle conseguenze della malattia. E il ministero prova a correre ai ripari.


Caccia ai medicinali anche all'estero


Il ministro Balduzzi ha provato a rasserenare il clima cercando di spiegare che il tempo per la vaccinazione è ancora lungo. C'è infatti tutto novembre e metà dicembre per "coprirsi" contro il virus. L'assenza delle dosi potrebbe essere comunque sopperita con l'acquisto di medicinali dall'estero (ma si consiglia di evitare il fai da te) e chiedendo alle aziende farmaceutiche non coinvolte dai sequestri di produrre più dosi in questo periodo.
La paura del vaccino: si teme la fuga
Ma a far temere un fallimento della campagna anti influenzale è la paura generata dalle notizie di questi giorni. Il timore di inocularsi un vaccino "bacato" potrebbe spingere le persone a saltare quest'anno la vaccinazione. La "disaffezione" al vaccino potrebbe essere il vero pericolo di questa situazione.
Novartis rassicura su sicurezza suoi vaccini
Il colosso Novartis ha voluto però confermare la sicurezza dei suoi vaccini anti-influenzali prodotti in Italia (Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato e Fluad). Novartis dice in una nota che il divieto del governo italiano fa seguito a una sua relazione circa la presenza di piccole particelle nei vaccini, di cui però ha garantito la sicurezza. "Novartis conferma che queste particelle possono formarsi nel processo di fabbricazione dei vaccini ed è sicura che non ci saranno effetti sulla salute e sull'efficacia del vaccino", si legge nella nota.
Austria e Svizzera bloccano la Novartis
Austria e Svizzera hanno preso la decisione di fermare la distribuzione del vaccino antinfluenzale della Novartis. Nel Paese elvetico è intervenuta l'agenzia dei farmaci Swissmedic decretando come misura precauzionale lo "stop immediato" a causa di "possibili impurità". Restano così in magazzino almeno 160mila dosi di vaccino ma l'agenzia non è stata in grado di chiarire se ve ne siano già diverse in circolazione. In Austria è stata la stessa azienda farmaceutica ad annunciare che "ulteriori distribuzioni del vaccino sono state sospese oggi".
Balduzzi: "Non c'è nessun allarme"
"Questa situazione non crea problemi di approvvigionamento di vaccini contro l'influenza e non deve destare allarme". Lo ha assicurato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso di una conferenza stampa convocata a seguito allo stop dei vaccini Novartis. "C'è disponibilità di altri vaccini - ha detto il ministro - e se ci dovessero essere problemi sarà cura delle autorità rimediare con contratti con altre aziende. Essendo l'Italia Paese di riferimento per la registrazione di questi vaccini, che sono prodotti nel nostro Paese, abbiamo provveduto a informare altri Stati, incluso il Canada, su questo problema. Consigliamo a chi ha acquistato il vaccino di aspettare prima di ricevere l'iniezione: non ci sono conseguenze a livello di prevenzione, il momento ideale per la vaccinazione è infatti novembre". Gli effetti che si possono però avvertire in caso di uso di uno dei vaccini 'anomali' "vanno da reazioni locali a febbre, nulla di preoccupante", assicura Balduzzi.

TGcom24


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