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…Emersione Rapida!

Da Spiritualrationality

sophie on boat

Ho fatto una volta una “crociera” in un sommergibile. Sono rimasta circa 1000 ore sott’acqua. Sui sommergibili c’è uno strumento che serve per indicare il momento in cui è necessario rinnovare l’aria. Ma tanto tempo fa quello strumento non esisteva e i sommergibilisti imbarcavano alcuni conigli bianchi i quali, quando l’atmosfera di bordo diventava tossica, morivano e i marinai sapevano di non avere più che pochissime ore di vita. A questo punto il comandante doveva prendere una decisione disperata. Tentare con ogni mezzo di risalire alla superficie. Fallendo questo supremo tentativo non rimaneva che morire, lui e l’equipaggio. D’ordinario ognuno preferiva finire la propria vita con un colpo di pistola. Nel sommergibile dove ero imbarcata non c’erano conigli bianchi, ma strumenti indicatori. Ma il comandante aveva notato che io percepivo la graduale diminuzione di ossigeno e mi canzonava, per il mio eccesso di sensibilità, ma andò a finire che, senza guardare gli strumenti, poteva accertarsi osservandomi se c’era ancora aria respirabile o no. E gli strumenti gliene davano conferma. E’ una virtù che ho in comune con i conigli bianchi di sentire sei ore prima degli altri l’istante in cui l’aria diventa irrespirabile. Da un po’ di tempo, provo la stessa sensazione che sentivo a bordo del sommergibile. L’atmosfera è diventata pesante. Parlo dell’atmosfera nella quale vive la società attuale. L’essere umano non la può più sopportare. Gli uomini sono condannati all’asfissia e non se ne rendono conto. Persistono a credere che tutto sia normale come per il passato. Anche gli uomini nel sommergibile resistevano essi pure circondati dall’aria infetta e duravano in vita sei ore dopo la morte dei conigli. Ma io so che è la fine di tutto.

 Liberamente tratto dal racconto “La Venticinquesima Ora” di Virgil Gheorghiu. 1950


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