Emile-Rene Menard, figlio d'arte

Emile-Rene Menard, Naiadi in riva al lago

Nato in una famiglia agiata e colta (suo padre Réné-Joseph era storico dell'arte ed editore della Gazette des Beaux-Arts, mentre suo zio Louis Ménard era un artista e studioso di mitologia), passò la sua infanzia a Barbizon, venendo in contatto con artisti come Corot, Millet e Théodore Rousseau, che spesso venivano a visitare suo padre. Queste conoscenze ebbero un'indubbia influenza sul giovane. Studiò arte all'École des Beaux-Arts, dove ebbe come maestri Bouguereau e Baudry, e in seguito all'Académie Julian. Dal 1897 espose al Salon dei Dodici, assieme a Henri Martin e a Edmond Aman-Jean, fino al 1923 e fece inoltre parte della "Société Nationale des Beaux-Arts". Negli anni novanta si accostò alla Secessione di Monaco e si affiliò a "La Libre Esthétique" di Bruxelles, che rafforzarono la sua vocazione simbolista.

Emile-Rene Menard, crepuscolo sul canale

Dai temi mitologici e biblici si diresse infatti su soggetti legati al mondo pastorale, ai paesaggi lirici, alle rovine. La sua passione per l'antichità lo portò in Grecia, in Sicilia, in Palestina, in Marocco e in Italia. Fu certamente influenzato da Puvis de Chavannes, dal quale ereditò il trattamento della luce tipico del tardo impressionismo.Nel 1900 fu nominato Cavaliere della Legion d'Onore e nel 1910 Ufficiale.Indubbiamente, la sua infanzia, la sua educazione accademica e l'interesse che comunque lo portò a non trascurare le manifestazioni artistiche meno ufficiali, lo rende una figura molto particolare.Conosciuto molto anche all'estero e pluripremiato in patria, realizzò molte opere per edifici pubblici e molte altre vennero acquistate dallo Stato francese.Eccolo tutto per voi!