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Emilia BanfiPrima

Da Ennioabate

valle omo

Prima di noi, delle nostre mani,
del nostro potente pensiero,
correvano nuvole senza est senza ovest,
l’acqua aveva la sua giusta fine.
Né fuochi né pioggia fermavano
l’aprirsi di nuove frotte di fiori.

Costante era il tempo senza lancette
e il vento non portava annunci.
Solo il cielo nominava stelle e soli,
l’uragano stava ad aspettare
nuove spinte e la luna non chiedeva
perché alla luce né al fato.

Poi strani esseri giunsero alla valle
insieme ad altri ed altri ancora,
convenevoli e lotte, sangue e inganni.

Confusamente, la terra smise
di restare ferma nel cielo, nel sole
e stelle e luna imbrogliarono il mondo.

Nulla fermò la mano e nemmeno il tempo
la chiamarono natura.


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