Nel suo palinsesto pomeridiano dedicato all'età scolare (6-15 anni ca.) in estate ricompaiono sempre i grandi classici e lo sono davvero in tutti i sensi: l'ispirazione dei cartoni è quella dei caposaldi della letteratura e ormai ci sono generazioni che guardavano Lady Oscar oppure Piccole donne che sono adulte e con famiglia.
Immagine promozionale del cartone
Da sinistra: Teddy, Ilse, Emily e Perry
Perry
sembra Tom Sawyer
La cosa buffa, invece, è che da grandicella abbia sviluppato un certo amore per la Lady Nera, la versione adulta di Chibiusa e con delle mise da maliarda che innamorano.
Ma se la nostra combattente che veste alla marinara è ormai un cult per gli otaku, essendo ormai piuttosto datata, cosa si dovrebbe dire di Heidi oppure di Anna dai capelli rossi?
Anche in questo 2011 Mediaset non fa differenza e se sul canale satellitare Hiro propone titoli abbastanza nuovi e interessanti, come Il segreto della sabbia, su cui presto mi piacerebbe scrivere qualcosa, mentre i canali in chiaro rimangono fedeli alla vecchia scuola.
Ecco che appare Emily della Luna Nuova.
Teddy
sembra un deficiente, ma in realtà nel libro
è simpatico, non assomiglia allo spasimante
malato di Georgie
Insomma, un interessante mix di passato e presente, mantenendo fede alla dottrina spiegata pocanzi.
Emily della Luna Nuova, per chi ancora non lo conoscesse, è forse il romanzo più maturo di Lucy M. Montgomery, l'autrice di Anna dei verdi abbaini (<- titolo originale forever).
Se in Anna la Montgomery aveva iniziato ad esplorare il mondo attraverso gli occhi innocenti di una fanciulla, senza tuttavia azzardarsi ad andare oltre o ad esprimere giudizi, Emily diventa il suo seguito ideale di filosofia. Qui la Montgomery tira fuori la grinta e con gli occhi sognatori di una bambina senza guide, guarda il mondo ipocrita degli adulti, lo giudica e critica senza ritegno, usando come punto di vista uno non ancora contaminato dall'educazione (Emily è cresciuta molto liberamente) e dal pessimismo.
Personalmente adoro Emily della Luna Nuova più di Anne perchè Emily ed io ci somigliamo più di quanto io abbia in comune con la rossa con le lentiggini e, quindi, leggendolo da ragazzina a mia volta, mi è risultato più semplice immedesimarmi nella sparuta piccola Starr, piuttosto che nell'esuberante Miss Shirley.
Da sinistra: Perry, Ilse, Emily e Teddy
Proprio per questo sono estremamente contenta che sulle vicende della Montgomery sia stato fatto un anime nella migliore tradizione dei classici per ragazzi e, cosa altrettanto fondamentale è che abbiano mantenuto la caratterizzazione e il tratto che avevano i cartoni della serie dedicata ai grandi classici: Piccole donne, Pollyanna, Una classe di monelli per Jo, Papà Gambalunga e così via; il mio preferito, anche se non della stessa serie eda Fiocchi di cotone per Jeanie (ascoltate la sigla perchè è favolosa!) e ammetto per un certo periodo di aver ponderato l'idea di chiamate la mia primogenita Jeanie, è una vera fortuna che io non sia madre...Emily
con la parrucca
La Emily del cartone, sebbene abbia l'aria più sbarazzina di quanto fossi abituata con gli altri cartoni, è un'ottima sorella per la Pollyanna in salopette (non precisamente storica ^_^') che tanti di noi rammenteranno dalla loro infanzia. Certo, l'hanno anche dotata di una pettinatura ridicolmente improbabile, ma credo che poi Sailor Moon, Wedding Peach e le Pretty Cure si possa tollerare quasi di tutto. La cosa più fastidiosa è forse quel mdo che hanno di renderla adulta, con ciglia lunghe in maniera eccessiva, una fronte troppo ampia che sembra indossi la parrucca e un'espressione poco infantile.
Ilse sembra un maschio e Teddy una femminuccia: comunque si veda la questione la compensazione di caratteri è ok.
Il padre di Emily invece sembra un eroinomane fatto e finito, altro che Eddie Cullen.
Certo, come Piccole donne e Pollyanna prima, la storia è molto infantilizzata, la maggior parte della vicenda verte su problematiche di comprensione e amicizia tra i quattro ragazzi protagonisti (Emily, Ilse, Teddy e Perry) e gli adulti chiusi nel loro mondo di pregiudizi e muri piuttosto che sui sentimenti di Emily, sulla sua scoperta della poesia, sul suo senso di abbandono, ma credo che possa esserne uscito comunque qualcosa di apprezzabile.
Per chi fosse interessato, il cartone va in onda ogni mattina alle 9.00 su Italia1
Questa è la sigla
Non siamo certo ai livelli delle altre del passato [a dirla tutta fa un bel po' schifo] e temo che a Mediaset abbiano qualche problema di comprensione, visto che non c'entra un piffero con la storia (successo? Ma chi? E tornare a New Moon? Ma se Emily ci va, non ci torna...).
Comunque sia il cartone è potabile se vi piacciono i classici e riuscite a passare oltre questi dettagli. Altrimenti tornate a guardare al passato, consiglio da esperta.
Buona visione
Mauser
Un paesaggio della serie
assomiglia a quelli di Hello Sandybell
COMMENTI (2)
Inviato il 21 luglio a 21:39
Io adoro questo cartone che tra 2 puntate finirà io ho ia scoperto il finale XD
Inviato il 18 luglio a 08:59
Forse non hai seguito la serie. Emily torna a New Moon perché a un certo punto va a vivere altrove per studiare. E una volta cresciuta e diventata grande, sceglie consapevolmente di tornare a New Moon invece che andare nelle grandi città, come tutti gli altri.