Emission impossible

L'Italia non dovrebbe più emettere titoli di stato; non può pensare di continuare ad indebitarsi semplicemente per pagare dei debiti pregressi, o meglio, gli interessi sui debiti stessi. Non c'è logica per cui l' Italia dovrebbe farsi prestare del denaro ad un costo di molto (anche 5%, 7%) superiore. E come mai lo Spread è salito soltanto in occasione dell'asta dei titoli pubblici? Il sistema di debito/credito, di per se, non è "sbagliato" o "malvagio"... ma tutti tirano sul prezzo, tutti tranne lo stato che "ha proprio bisogno di soldi", come se le nostre tasse e gli aumenti non bastassero!
Si mangiano i nostri sacrifici, che dovrebbero garantire un minor costo del debito, con un costo del debito alto, comunque imprevedibile. E inoltre il fiume ha delle piene regolari: ogni 3 o 6 mesi ci sono aste di titoli pubblici. E' impensabile arrivare ogni volta con una strategia per "passare la notte"; ieri Italia e Germania hanno fatto la voce grossa, rinunciando a vendere a ben 200 milioni in titoli (su 4 miliardi) o poco più perchè il loro costo (rendimento) era troppo alto. Quando la prossima asta andrà deserta e lo spread schizzerà alle stelle questi pseudo governatori capaci di rischiare solo col culo degli altri e attanagliati dalla paranoia di sembrare deboli si cagheranno nelle braghe fin su al Loden. Inoltre, connesso a tutto questo, c'è il fatto oggettivo che l'Italia stia paurosamente arrentrando a livello politico. Quanto innescato da anni di bicamerali, puttanate, scudi, lodi, nani e puttante scivola imperterrito forzato da un'inerzia di immobilità sistemica verso quelle bassezze di cui già parlavo ne "Il Pube".
Peoples of Europe Rise Up !