Comunicato Stampa
DIARI, MEMORIE, REPORTAGE A FUMETTI: IL 26 E 27 SETTEMBRE DUE INCONTRI A ROMA CON EMMANUEL GUIBERT.
DAL “FOTOGRAFO” A “L’INFANZIA DI ALAN”, DIALOGO CON UNO DEI GRANDI AUTORI DEL GRAPHIC NOVEL CONTEMPORANEO
Emmanuel Guibert, uno dei più importanti autori e disegnatori della nuova scena del fumetto francese, arriva a Roma per un lavoro di reportage a fumetti sulle città europee al tempo della crisi economica, nell’ambito del progetto “L’Europa in una nuvoletta” promosso da Institut Francais Italia e Goethe Institut.
Guibert incontrerà il pubblico dei lettori in due occasioni:
Giovedì 26 settembre, ore 18, libreria L’Aventure (via del Vantaggio 21) (con il giornalista Renato Pallavicini, L’Unità).
Venerdì 27 settembre, ore 18.30, Fandango Incontro (via dei Prefetti 22). “Disegnare la crisi”: Guibert e l’autrice tedesca Anke Feuchtenberger parlano del fumetto come nuova forma di giornalismo e del progetto “L’Europa in una nuvoletta” (con il giornalista Luca Raffaelli, La Repubblica). Info sul progetto: www.goethe.de/ins/it/lp/prj/spr/itindex.htm
L’AUTORE E I SUOI GRAPHIC NOVEL
“La guerra di Alan”, pubblicato da Coconino Press – Fandango in tre volumi, è un libro disegnato di memorie in cui Guibert ha registrato i ricordi di un veterano americano della Seconda guerra mondiale. Ha vinto nel 2008 il premio Micheluzzi al festival Comicon di Napoli. A questa trilogia è seguito il libro “L’infanzia di Alan”, l’ultimo pubblicato dall’autore. La nostra recensione su www.lospaziobianco.it/4664-guerra-Alan-vol1
Nel volume Il fotografo, insieme a Didier Lefèvre e Frédéric Lemercier, Guibert ha realizzato un reportage fotografico-fumettistico sulla guerra in Afghanistan e le missioni umanitarie dei Medici senza frontiere. Il suo recente libro Alain e i Rom è un altro reportage per immagini, questa volta sui campi e le condizioni di vita dei nomadi in Europa, realizzato insieme al fotografo Alain Keler. La nostra recensione: www.lospaziobianco.it/1183-fotografo-afghanistan.
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Emmanuel Guibert, o l’etica della testimonianza
Sardina dello spazio #1-4
L’INFANZIA DI ALAN
Autore: Emmanuel Guibert
Titolo: L’infanzia di Alan
Editore: Coconino Press – Fandango
Formato: 17 x 24
Numero pagine: 160, bianco/nero e colori
Prezzo: 18 euro
Uscita: Marzo 2013
ISBN: 9788876182372
Un’altra America: povera, innocente, poetica, commovente. Un diario che illumina la straordinarietà di ogni vita normale. Lo sguardo incantato dell’infanzia nella biografia di un “uomo qualunque” nato in California negli anni della Grande Depressione. Dall’autore di “Alain e i Rom” e “Il fotografo”.
L’emozione della prima gita al mare e l’odore dell’Oceano Pacifico. Un’escursione sui monti della Sierra Madre e l’incontro con un serpente a sonagli. Il primo viaggio in treno a San José, in vagone letto con la mamma per andare a far visita ai nonni, e lo stupore e l’incanto di un bambino davanti ad un’enorme, sbuffante locomotiva del 1930. Cartoline e vecchie foto, schegge e frammenti di memoria di vita quotidiana all’epoca della Grande Depressione: sono i ricordi teneri, poetici, minimalisti di un anziano americano, Alan Ingram Cope, nato in California nel 1925. Il disegnatore Emmanuel Guibert, un maestro del graphic novel francese, ha conosciuto il vecchio Alan, un tranquillo pensionato, per caso durante una vacanza. Gli è diventato amico e ha deciso di raccontarne la vita a fumetti. Dopo aver narrato nei tre volumi di “La guerra di Alan” la sua esperienza di soldato nell’inferno della Seconda Guerra Mondiale, Guibert scava a ritroso nei ricordi del suo testimone e gli fa raccontare gli anni dell’infanzia. La famiglia modesta ma dignitosa, gli anni difficili della crisi economica, lo sguardo incantato di un bambino che scopre il mondo in una California dove “non c’era smog, l’aria era chiara e meravigliosa, la natura superba”. Un diario intimo fatto di ricordi, oggetti, episodi minimi che illuminano la straordinarietà e la magia di ogni esistenza. L’America dei romanzi di Steinbeck e Sherwood Anderson, dei film di Frank Capra, vista attraverso gli occhi di un bambino.
“Istantanee luminose e personaggi narrati con lucida tenerezza… Guibert registra e disegna con la sensibilità delicata di un sismografo, e ci restituisce il ritratto di un’America provinciale, oggi divenuta mitica perché ormai scomparsa”. _ Telerama
“Un libro toccante che ci trasmette la voce delle piccole persone senza voce”. _ Libération
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