Alcuni ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia, hanno scoperto che l’emoglobina prodotta dalla barbabietola da zucchero potrebbe essere opportunamente modificata e resa compatibile per gli esseri umani.
Il tipo emoglobina contenuta nelle barbabietole sarebbe, infatti, molto simile a quella umana, soprattutto a quella che abbiamo nel cervello.
“Prima si presumeva che certe piante producessero proteine contenenti ferro solo in condizioni di stress, come durante la siccità o il gelo. Tuttavia abbiamo dimostrato che l’emoglobina è prodotta anche in condizioni fisiologiche normali” ha detto Neida Leiva, che ha appena presentato la scoperta nella sua tesi.
Il fabbisogno di emoglobina è molto più alto rispetto alla copertura offerta dalle donazioni; per questo all’Università di Lund si cerca un modo per produrre emoglobina umana: il professor Leif Bulow, supervisore di Neida Leiva, ha investito molti anni in questa ricerca utilizzando primariamente i batteri come fonte di produzione.
Secondi i ricercatori estrarre l’emoglobina dalle barbabietole non dovrebbe essere molto più complicato dell’estrazione dello zucchero, per questo le barbabietole e altre colture potrebbero essere una reale alternativa per coprire il fabbisogno di emoglobina.
“Da una coltura di un ettaro si potrebbe produrre 1 o 2 tonnellate di emoglobina, e questo potrebbe salvare migliaia di vite” ha dichiarato Leif Bulow.
Nel giro di un anno, in collaborazione con i ricercatori della University College, dovrebbero iniziare i test dell’emoglobina vegetale sulle cavie animali e si prevede che tra tre anni l’emoglobina derivata dai vegetali possa essere utilizzata sugli esseri umani.
Questa ricerca potrebbe avere una grande importanza ed essere una valida alternativa alle trasfusioni, soprattutto in alcuni paesi come Cina e India dove le banche del sangue sono quasi inesistenti.