Le ultime due settimane mi hanno regalato due momenti di intensa emozione che vado a raccontarvi.
1. Spesso il mio lavoro con gli adolescenti, mi porta ad incontrare nelle scuole i professori dei ragazzi che seguo in psicoterapia. Sono sempre momenti di crescita e di confronto, in cui spesso emerge la difficoltà degli insegnanti a dare uguali possibilità a tutti i ragazzi. Il sistema classe non sempre permette di essere democratici e spesso, anche per le energie richieste per seguire i ragazzi con sofferenze psicologiche, si rende difficile un’ equa distribuzione di attenzioni. Ma il momento che volevo raccontarvi è quello casuale, avvenuto poco prima di un’incontro con un’insegnante del Liceo Fanti di Carpi, che mi ha portato ad arrivare a scuola al momento della ricreazione/intervallo. Erano 29 anni che mi mancava questo momento in una scuola superiore, il più amato dai ragazzi di ogni generazione… Ero lì in mezzo a questa onda energetica, a questa bomba esplosiva di giovinezza e nella mia mente, si alternavano i visi dei miei compagni, le immagini delle mie ricreazioni, con quelli dei ragazzi del Fanti, il loro ridere, essere seri, correre, restare immobili, mangiare, bere … ragazzi di diverse età con differenti storie e vissuti interiori.
2. Qualche giorno dopo, in maniera per me sincronica, mi è arrivato un messaggio di un mio amico delle superiori. Ci siamo risentiti grazie a Fb (qualche anno fa è stata organizzata la festa dei 25 anni dal diploma, alla quale per distanza e impegni non ho potuto partecipare, con grande dispiacere). Ma vediamo il messaggio: “caro Pasquale, non so se ti hanno già avvisato altri nostri amici… oggi alle 15 si terrà il funerale del nostro amato prof. G.S. … Spero di poterti incontrare e abbracciare …”.Il prof G.S. e in un attimo sono stato preso da una forte sensazione di perdita… Quando siamo ragazzi non capiamo quanto i prof. entrino nei nostri cuori, quanto i loro comportamenti ci facciano da modeling, quanto del loro essere introiettiamo. Il prof G.S. era un ottimo professore, ma soprattutto un uomo sensibile, empatico con i ragazzi, disponibile a darci possibilità integrative al percorso scolastico. Lo ricordo durante lo scambio culturale, instancabile accompagnatore di un gruppo di esuberanti adolescenti, lo ricordo dirigente della squadra di Basket giovanile che vedeva coinvolti metà dei suoi allievi, lo ricordo accompagnatore durante le partite dei tornei dei giochi della gioventù, lo ricordo durante una recita teatrale da lui scritta con il prof. di Italiano e da noi interpretata, le lunghe prove, gli scherzi, i patemi prima dello spettacolo… Lo ricordo, nell’immagine più toccante, piangere durante il funerale di un nostro amico morto di leucemia, durante il terzo anno di superiori, come fosse un suo figlio, disperato…
Ognuno dei lettori avrà proprie storie ed esperienze scolastiche, alcuni di voi saranno oggi attori in qualità di professori o alunni… a questi ultimi dico di godere dello scambio, di andare aldilà delle fatiche quotidiane e rendersi conto che le interazioni, le emozioni, le giornate insieme modificheranno reciprocamente le vostre anime in un’esperienza, quella scolastica tra le più memorabili, tra le più emotive, tra le più performanti della vostra vita.
Mi piacerebbe avere i commenti dei professori, un grande lavoro il vostro, una grande responsabilità, ma anche una grande fortuna: la navigazione in un mare di giovinezza, creatività, entusiasmo e tanto altro ancora...
A volte scherzando con i miei giovani pazienti dico: “oggi dovrei pagarvi io…” o “come mi hai visto in seduta…” o “che ne pensi di questo vecchio psicologo” e li ringrazio per avermi dato la possibilità di conoscere il proprio mondo, la musica, i gerghi, i siti e tanto altro ancora, ma soprattutto di re-incontrare la grande sensibilità degli adolescenti, ancora acerba, non rovinata dalle quotidianità adulte, ma spesso già provata per i fatti di vita non sempre protettivi della giovane età e della neo-formata psichicità.